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Tutte le fissazioni anti Usa di Assange

Speculazioni, indagini aggressive e falsità. Sono questi secondo Julian Assange gli elementi che hanno caratterizzato la sua vita dopo aver agitato le diplomazie mondiali rendondo noti migliaia di documenti segreti del Dipartimento di Stato americano.

Il fondatore di Wikileaks si è rifugiato da due anni nell’ambasciata dell’Ecuador nel timore – ha sostenuto in una conferenza stampa in diretta tv – di essere poi consegnato alle autorità statunitensi, pronte a chiedere una sua condanna all’ergastolo.

Secondo i media britannici Assange sarebbe affetto adesso da problemi cardiaci. Rivelazioni subito smentite:” Posso confermare che lascerò presto l’ambasciata”, ha detto Assange, aggiungendo che la sua decisione non è però frutto delle ragioni riportate dai media del gruppo Murdoch e Sky News che ieri hanno riferito di problemi di salute del fondatore di WikiLeaks.

Pronto a fornire la sua versione dei fatti Assange ha dichiarato che quello in cui ha trascorso gli ultimi due anni “È un ambiente in cui qualsiasi persona di buona salute avrebbe prima o poi delle difficoltà”. Assange ha ricordato in conferenza stampa di “essere detenuto in questo Paese senza incriminazione da quattro anni e in ambasciata da due anni senza aree esterne”.

Assange, ricercato dalla giustizia svedese, che intende ascoltarlo, dopo accuse di stupro nei suoi confronti, sulla sua ultima vicenda giudiziaria ha aggiunto: “Ci sono state spesso delle notizie false su di me. Alcune donne in Svezia mi hanno accusato di reati molto gravi, ma queste accuse sono false”.

“Contro di me c’è un’aggressiva indagine da parte degli Stati Uniti”, ha dichiarato il fondatore di Wikileaks.



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