Tumore al fegato e al polmone, ma la lotta continua. Marco Pannella non è arrendevole e le battaglie portate avanti con i Radicali Italiani non si fermano neanche con il cancro. ”Ho questo tumore al polmone destro, in alto. Anche al fegato. Non mi dolgo di come il caso mi ha trattato e mi tratta. Intendo passare allo sciopero della sete. È sempre in dialettica al potere al quale la nonviolenza propone proposte” ha dichiarato il leader a Radio Radicale.
LA RADIOTERAPIA
Poi parla della sua malattia e delle cure iniziate gli scorsi giorni: “Al di qua della foto (in basso) da parte di persone non solo compagni viene fuori il fatto che sarebbero 285mila coloro che sono entrati o raggiunti da quella pagina su Fb; tra questi c’è una piccola parte di dritti che dicono, ‘ah mangi la pasta asciutta e dici che fai gli scioperi…’. Dico a costoro, ai dritti, le cose che ho fatto prima di quell’ora, con i gestori di quel ristorante di via della Panetteria, ho detto: preparatemi un piattone di spaghetti, erano giorni che cercavano di indurmi a prendere qualcosa. Ho detto: la faccio se avete i cellulari per riprendere. Poi l’abbiamo mandata e messa in rete”.
100 SIGARETTE AL GIORNO
Non certo un’abitudine consigliata dai medici, quella di fumare costantemente, ma Pannella mette in discussione anche questo: “I medici dicevano quando avevo 23 anni che mi sarei ammalato. Bah. No. Adesso dopo 64 anni di 100 Celtics, toscanelli ecc. viene fuori che ho degli inizi di tumore, alla mia età quando si sa che non è fulminante come ritmo. Se qualcuno vuole sono disposto a fare dibattito a partire da dati scientifici. Io per 65 anni non ho avuto segnali di tumore grazie al fatto che non ho smesso un giorno”.
UNO SGUARDO ALLA POLITICA
Non si astiene da un giudizio sulle ultime scelte del governo Renzi, soprattutto del ministro della Giustizia e alla sovraesposizione mediatica di Matteo Renzi. “Ha bisogno del nostro aiuto – sostiene Pannella riferendosi a Renzi – Quel signore ha un bisogno delle nostre proposte. Ancora ieri il suo ministro di Giustizia continuava a dimostrare che quelle condanne che vengono fatte ultimative da due decenni del governo italiano in tema di giustizia, questo presidente del Consiglio che vediamo a tutte le ore, in rete, dovunque, anche se fai la pupù, non c’è nemmeno un senso di pudore. Io da ragazzo non vedevo Mussolini con la quantità e presenza del nostro presidente del Consiglio”. E continua: “Quello aveva solo 20mila radioline. La gente che aveva i soldi per ascoltarla erano si e no decine di migliaia di persone. Tutte le peggiori cose di cui siamo imputati e lui sceglie di essere questo. Niente amnistia, niente indulto”.
TUTTI I RITRATTI DI UMBERTO PIZZI
L’ossessione di Pizzi per Pannella. Le foto
La “vera Costituzione” di Pannella e Di Pietro. Le foto
Prodi e Passera festeggiano Gozi all’Ambasciata francese
Martelli e Occhetto in casa Craxi. Le foto
Berlusconi impannellato firma i referendum radicali. Le foto