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Le punture di spillo di Cazzola sulle armi ai curdi in Irak

Dicono che Federica Mogherini riuscirà a succedere a Lady Caterine Ashton. Diventerà baronessa?
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Le decisione ferragostana dei ministri degli Esteri della Ue di fornire armi ai curdi che in Iraq resistono all’avanzata delle milizie del Califfato si iscrive nella solita logica del “va avanti tu che a me viene da ridere”.
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Anche l’Italia contribuirà ad armare i curdi. Lo farà mettendo a disposizione residuati bellici immagazzinati da vent’anni e a suo tempo sequestrati ai serbi. Ma questi armamenti funzioneranno ancora? Oppure, invece che ad armare, contribuiremo a disarmare quei valorosi combattenti?
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Scelta civica è nata esibendo il calo dello spread realizzato dal governo Monti. Muore abbassando un reggiseno al sole della Versilia.
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Nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968 le truppe corazzate dei paesi del Patto di Varsavia invasero la Cecoslovacchia mettendo fine alla c.d. Primavera di Praga e all’illusione del “comunismo dal volto umano” di Dubcek e Svoboda. L’Ufficio politico del Pci espresse, per la prima volta, una posizione di dissenso in un comunicato che venne considerato alla stregua di una svolta epocale. Quel partito godeva di un particolare privilegio: quello di poter compiere, in politica, piccoli passi, del tutto ovvi e modesti, che venivano presentati come le classiche sette leghe della favola  ad opera dei suoi tanti corifei.

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