Skip to main content

Ice Bucket Challenge anti Sla, tutte le polemiche

Sarà ricordata come l’estate delle secchiate d’acqua. Da politici a calciatori, da cantanti a imprenditori di successo, tutto il mondo ha preso parte all’Ice bucket challenge. Il rischio è però che non venga ricordato lo scopo di quella doccia ghiacciata che così tante persone, da Mark Zuckerberg a Bill Gates, da Matteo Renzi a Lorenzo Jovanotti, hanno postato sui social network con un video.

L’iniziativa lanciata negli Stati Uniti dall’associazione ALS, e diventata in poche settimane un fenomeno virale, è nata per raccogliere fondi per la ricerca sulla Sla. Ma è proprio dai malati di Sclerosi Lateriale Amiotrofica che arriva ora l’indignazione.

L’INDIGNAZIONE DEI MALATI DI SLA
Solo “secchiate di ipocrisia”, tuona Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre che raggruppa i malati di Sla in Italia: “Capisco che faccia più comodo partecipare alla moda e farsi ritrarre con i capelli bagnati e, magari, il portafogli intonso. L’iniziativa sicuramente è partita bene, poi si è persa nei meandri della demagogia”.
Dello stesso parere anche Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti, associazione che sostiene da tempo la battaglia del Comitato 16 novembre: “Chi ha partecipato a questa catena di Sant’Antonio spettacolarizzata dovrebbe avere la cortesia di postare su Facebook e Twitter anche i bonifici che hanno accompagnato le secchiate”.

LE CIFRE
Se infatti negli Usa sono stati raccolti milioni di dollari, in Italia le donazioni arrivano oggi a 250mila euro, certifica l’Aisla. Il presidente dell’associazione Massimo Mauro plaude alla campagna: “È stata un’idea straordinaria, che ha coinvolto tutto il mondo, un successo fantastico”.

SE IL MEZZO DIVENTA IL FINE
La percezione nel crescendo di video postati in rete è che, come ha scritto Francesco Merlo su Repubblica, “in Italia il mezzo è diventato il fine”, l’aspetto divertente dell’iniziativa sembra aver prevalso sull’attenzione verso la gravità della malattia, la pubblicità sulla beneficienza.

Il giornale tedesco Der Spiegel ricorda infatti che Ice Bucket Challenge “non è il coraggio di chi si lascia lavare da un secchio d’acqua gelida, ma attenzione ad una malattia mortale. E che sarebbe meglio donare anziché far ripetere il gesto a tante persone”.

IL TWEET DI PAPA FRANCESCO
Ecco perché forse crescono le defezioni alla sfida ghiacciata, da Barack Obama a Papa Francesco. Il Santo Padre sembra aver risposto indirettamente con queste parole su Twitter: “Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi – ma nascosti – verso il prossimo”. Una doccia fredda sulle docce fredde?

ECCO ALCUNE DELLE DOCCE FREDDE PIU’ CLICCATE: 

BILL GATES

MATTEO RENZI

LORENZO JOVANOTTI

CRISTIANO RONALDO



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter