L’ago pende a favore di Telecom Italia ma le ore che mancano al consiglio di amministrazione del gruppo italiano capitanato da Marco Patuano, convocato per questo pomeriggio, 27 agosto, potrebbero essere ancora decisive per formalizzare l’offerta da presentare ai francesi di Vivendi.
La proposta italiana che sta prendendo corpo prevede una fusione tra la brasiliana Global Village Telecom (Gvt), posseduta al 100% da Vivendi, e Tim Brasil, al 67% di Telecom. Un’alleanza di carattere più industriale rispetto a quella alternativa presentata inizialmente dai spagnoli di Telefonica che hanno offerto ai francesi per Gvt 6,7 miliardi più l’8,3% di Telecom.
Solo un giorno dopo, giovedì 28 agosto, è convocato invece un consiglio d’amministrazione di Vivendi, dove, oltre a esaminare e approvare i conti semestrali, i francesi potrebbero già valutare le due offerte.
L’ULTIMO OSTACOLO
Dopo il pranzo parigino di mezz’agosto con Vincent Bollorè, presidente e azionista di Vivendi e vicepresidente di Mediobanca, Patuano in compagnia del Presidente del gruppo Giuseppe Recchi si è recato in Sardegna per incontrare il principale azionista di Vivendi, insieme con il numero uno di Mediobanca Alberto Nagel e all’imprenditore tunisino Tarak Ben Ammar.
“Sono molto attento alla proposta di Telecom Italia”, avrebbe affermato Bollorè dopo l’incontro. Ma aver sedotto il primo azionista del gruppo con il 5%, potrebbe non bastare.
Come si legge sul quotidiano finanziario MF/Milano Finanza il gruppo di tlc italiano “dovrà convincere anche gli altri azionisti della convenienza di un’operazione con la società italiana […] ultimo ostacolo prima della creazione di una grande alleanza tlc-media”, ha scritto Manuel Follis.
I NODI DA SCIOGLIERE
Il vero nodo dell’offerta di Telecom sarebbe legato alla governance finale dove restano ancora alcuni nodi da sciogliere: “Il controllo della nuova società brasiliana nata dalla fusione di Tim Brasil-Gvt, della quale Vivendi vorrebbe detenere almeno il 51% e il numero di consiglieri eleggibili dai francesi e gli eventuali poteri di veto riservati alle azioni che Vivendi acquisirebbe in Telecom Italia”, si legge sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.
TELEFONICA AL RILANCIO
Secondo quanto scritto sul Sole 24 Ore, l’offerta del gruppo spagnolo potrebbe essere già stata esaminata dal board di Telefonica nel corso di un Cda tenuto nel weekend mentre un incontro tra Cesar Alierta, numero uno di Telefonica, e Bolloré per la presentazione della nuova offerta da parte del gruppo spagnolo per Gvt, sarebbe avvenuto ieri.
L’offerta trapelata in precedenza a questo punto avrebbe però potuto subire alcune variazioni: “La valutazione di Gvt, 6,7 miliardi, sarebbe parsa non sufficiente per smuovere l’appetito del gruppo transalpino, in quel momento in alcun modo intenzionato a valorizzare l’asset”, ha scritto Laura Galvagni sul Sole aggiungendo che non era particolarmente allettante neppure il possibile scambio con azioni Telecom Italia.
Intenzionato a vincere la partita in Brasile Alierta sarebbe adesso disposto ad alzare la posta fino a 8 miliardi e ad aprire anche in termini di governance e di piani industriali offrendo una partnership strategica per lanciare Vivendi in Spagna e in Sud-America come possibile distributore di contenuti anche attraverso un patto azionario.