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Perché Airbus cambia look al settore difesa

Airbus Group ha deciso di riorganizzare completamente il settore difesa e di concentrarsi per il futuro solo su alcune aree specifiche, ritenute “core”. Altre attività invece saranno totalmente o parzialmente cedute, a cominciare da quelle delle comunicazioni para-pubbliche, incluse quelle mobili ed i servizi satellitari commerciali.

IL PIANO DISMISSIONI

In particolare, Airbus Defence è intenzionata a vendere alcune sussidiarie e sue partecipazioni  in aziende come Fairchild Controls, Rostock System-Technik, AvDef, ESG, Atlas Elektronik ed anche, come annunciato a suo tempo, in occasione della presentazione degli ultimi dati semestrali, a liberarsi delle azioni detenute in Dassault, l’azienda francese, che, tra le altre attività, costruisce il caccia Rafale ed i jet Falcon.

I SETTORI STRATEGICI

Allo studio dunque la possibilità di affiancare ai settori ritenuti assolutamente strategici: lanciatori e satelliti, aerei militari, missili e relativi sistemi e servizi, anche l’elettronica per la difesa, riadattandola però ai mutati scenari. “Questa decisione è per Airbus Defence and Space il passo logico successivo alla ridefinizione della nostra strategia globale, attuata nel 2013 (quando, tra l’altro, è stato deciso di cambiare nome da Eads ad Airbus Group, spingendo sempre più verso il commerciale, ndr)”, Ha detto Tom Enders, ceo del gruppo europeo di aerospazio e difesa.

SCENARI AL PASSO DEI CAMBIAMENTI

“Data la situazione finanziaria sui mercati domestici – ha aggiunto Bernhard Gerwert, numero uno di Airbus Defence and Space – e l’accentuarsi della competizione globale,  una revisione del nostro portafoglio prodotti si è resa necessaria. Abbiamo quindi indentificato i segmenti che possono arrivare a soluzioni alternative, più adatte al mercato, e deciso al contempo di rafforzarci sul core business”. Il ceo ha assicurato che tutte le decisioni saranno prese nel rispetto degli accordi internazionali in essere e discusse con i dipendenti.

LE PROSSIME TAPPE

Dopo il primo passo, realizzato il 1° luglio 2014 e che ha visto la trasformazione in un’unica entità delle controllate Astrium, Airbus Military e Cassidian, la prossima tappa del gruppo sarà quella di valorizzare ulteriormente il segmento lanciatori, che ha già ricevuto grande impluso dalla creazione della joint venture con Safran, annunciata a giugno di quest’anno.


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