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Ebola, ecco la circolare Lorenzin

Undici soldati americani di ritorno dalla Liberia sono stati messi in quarantena nella base Usa di Vicenza. Secondo la Cbs, il gruppo comprende il maggiore Darryl Williams, ex comandante delle truppe americane in Africa. Al loro arrivo, i militari sono stati accolti da carabinieri protetti da tute isolanti. Il periodo di quarantena durerà 21 giorni. Altri trenta dovrebbero arrivare oggi, dice il sito della rete americana. Attualmente ci sono 600 soldati statunitensi in Liberia.

LA CIRCOLARE LORENZIN

“La probabilità di importazione di casi (di Ebola, ndr) nel nostro Paese è molto bassa”. Parola del ministro della Salute retto da Beatrice Lorenzin che lo ha messo per iscritto in una circolare inviata alle Regioni, ai principali dicasteri e alle capitanerie di porto. Nella circolare il ministero retto da Beatrice Lorenzin indica anche le direttive da seguire in presenza di casi sospetti a cui deve far fronte una tempestiva ed efficace “capacità di risposta del Sistema Sanitario Nazionale […] allo scopo di prevenire una possibile trasmissione di questo agente patogeno altamente infettivo”.

COME INFORMARSI

Il Governo ha messo a disposizione tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica sia in Italia che all’estero sul sito del Ministero della Salute, e segnala, inoltre, una mappa aggiornata sulla distribuzione dei casi di Ebola elaborata dalla World Healt Organization.

I CONSIGLI DEL GOVERNO

Ebola non si trasmette per via aerea ma solo per contatto. Durante la fase di incubazione (la malattia c’è, ma non si vede) non è possibile trasmettere il virus ed è importante attenersi ai protocolli di sicurezza e isolamento in caso di casi sospetti di Ebola nel territorio nazionale italiano. Sono alcuni dei passaggi contenuti in una circolare che il Ministero della Salute retto da Beatrice Lorenzin ha inviato alle Regioni, ai principali dicasteri e alle capitanerie di porto. Obiettivo: come gestire e fronteggiare il virus Ebola, se e quando dovesse arrivare in Italia.

PROCEDURE E COMUNICAZIONE

La circolare del ministero, di 20 pagine, prevede “la gestione del caso S/P/C a livello centrale, con il coinvolgimento delle Regioni e, ove necessario, delle altre Amministrazioni dello Stato e/o Enti privati, e l’eventuale trasferimento in modalità protetta presso uno dei Centri Nazionali di Riferimento per la gestione clinica del paziente (INMI “Lazzaro Spallanzani” di Roma e Azienda Ospedaliera “L. Sacco” di Milano), con modalità che saranno valutate di volta in volta, in stretto coordinamento con il Ministero della Salute”. Lo spostamento in altre strutture di casi confermati di Ebola potrà avvenire, poi, solo in caso di “saturazione delle disponibilità” nei centri sopra citati e in funzione di questo, si legge ancora, è necessario acquisire “da parte degli Assessorati alla Sanità delle Regioni e P.P.A.A., le informazioni relative alla disponibilità di posti letto in isolamento/alto isolamento”.



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