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Perché in Campania Berlusconi e Alfano marciano uniti

Antesignano di una grande alleanze di centrodestra o unica eccezione a una logica suicida che porterà il polo moderato a perdere ovunque? E’ questa la domanda che si pone il costituzionalista Udc Francesco D’Onofrio, ex ministro dell’Istruzione e campano doc, di fronte al modello Campania per le prossime Regionali.

LA (NON) LOGICA DI FORZA ITALIA
La logica di Forza Italia in vista del voto è stata quella di chiudere la porta a Ncd, prediligendo l’asse con la Lega. In tutte le Regioni tranne che a Napoli. Qui il dialogo con i centristi è apertissimo e si prospetta una grande coalizione di centrodestra a sostegno della candidatura del governatore uscente Stefano Caldoro. La stessa che lo ha sostenuto in questi cinque anni a Palazzo Santa Lucia e che porta in dote un bottino di voti. Sia Ncd, con il capogruppo beneventano alla Camera Nunzia De Girolamo, che l’Udc sono molto presenti sul territorio e il governatore lo sa.

LA SAGGEZZA DI CALDORO
“Caldoro da ex socialista è consapevole che senza un’alleanza di questa portata non ci sarebbe possibilità di successo e l’ha posta come condizione al suo partito – commenta D’Onofrio – in questo caso, la sua antica saggezza napoletana prevale sulla durezza lombarda di Berlusconi, deciso a non volere avere niente a che fare con i traditori alfaniani”.

LA PROSPETTIVA NAZIONALE
Le alleanze che scatteranno per le regionali, ragiona il professore, “potrebbero fare da detonatore per le elezioni politiche” ma il modello Campania può fare da precursore a livello nazionale solo se chiariranno due questioni, aggiunge. “Il rapporto tra Ncd e Udc è ancora tutto da definire. E’ un tema rimasto in sospeso dal 2008 quando l’Udc scelse di non entrare nel Pdl preferendo l’identità al governo mentre la partita degli alfaniani è sempre stata all’interno dell’esecutivo. E poi Forza Italia deve affrontare un problema di fondo: come può restare nel Ppe se si allea con chi è contro di esso come la Lega e Fratelli d’Italia?”

L’INTERESSE DI NCD E DI DE GIROLAMO
Che il modello Campania diventi ispiratore di politiche nazionali è interesse prioritario per Ncd, soprattutto per quella parte del partito più dialogante con Fi. Nunzia De Girolamo ha infatti chiesto a Lorenzo Cesa e Mario Mauro di convocare una riunione urgente con tutti i vertici regionali dei partiti facenti parte della Costituente Popolare e alleati di Caldoro in Regione. L’obiettivo è stabilire una chiara e netta linea politica in vista delle regionali perché, spiega, “la Campania non deve costituire un’eccezione, ma deve essere laboratorio-modello per la ricostruzione di una coalizione vincente di centrodestra”.

IL RISCHIO CAPPOTTO
Le possibilità di vittoria del centrodestra unito in Campania sono molto alte, secondo l’ex ministro, e questo grazie a Caldoro, “qualsiasi altro candidato perderebbe”. Ecco perché potrebbe essere proprio questa Regione a evitare il rischio cappotto paventato dal Corriere della Sera per il centrodestra alle prossime regionali: “In Campania fa caldo, il cappotto non c’è, al massimo usiamo la chemise”, ironizza il professore.


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