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Giappone, Usa e Bce vivisezionati dalle Borse

In area euro ieri si è registrato un calo dei tassi di mercato con lo spread Italia-Germania sceso a 150 pb da 151 pb del giorno prima.

IL BALLO DEI TASSI

Il calo dei tassi periferici è stato favorito dalle parole del membro della BCE Mersch secondo cui l’Istituto sarebbe pronto ad avviare gli acquisti di ABS già la prossima settimana. In controtendenza il tasso decennale greco che si è portato a 8,16% da 8,06% in attesa della prossima visita della Troika, attesa concludersi entro l’8 dicembre quando è previsto la riunione dell’ Eurogruppo che discuterà proprio della concessione di una linea di credito precauzionale ad Atene.

CHE SI DICE A FRANCOFORTE

Sul fronte BCE il ministro delle finanze slovacco Kazimir ha dichiarato che se l’istituto decidesse di implementare un quantitative easing potrebbe acquistare bond della BEI. Sul fronte UK, atteso oggi l’Inflation Report della BoE, che potrebbe contenere una revisione al ribasso dell’inflazione, una possibile indicazione implicita del fatto che il primo rialzo non sarebbe a brevissimo termine.

QUI STATI UNITI

Negli Usa tassi sostanzialmente stabili questa mattina all’apertura dopo la festività del Veterans’ Day, mentre ieri è continuata la fase di graduale rialzo dei tassi nel comparto corporate Investment Grade. Sul fronte FED, Plosser (uno dei membri FED in uscita il prossimo anno e annoverabile tra i più a favore di una riduzione della fase espansiva), ha confermato la sua attesa di crescita del PIL intorno al 3% nel semestre in corso e nel 2015. Ha sottolineato ancora una volta come a suo avviso la FED dovrebbe iniziare ad alzare i tassi al più presto. Oggi attesi discorsi di altri membri FED.

DOSSIER GIAPPONE

In Giappone nel frattempo aumentano le attese di elezioni anticipate a dicembre. Le elezioni per la Camera bassa sarebbero previste nel 2016 ma il primo ministro ha il potere si sciogliere anticipatamente la Camera ed indire nuove elezioni. Abe starebbe attendendo i dati preliminari sul PIL nipponico in pubblicazione il 17 novembre. Secondo il ministro delle finanze Taro Aso, il primo ministro potrebbe attendere anche fino ai dati finali sul PIL attesi per l’8 dicembre prima di prendere una decisione sul tema rialzo dell’IVA. La finalità di elezioni anticipate (che nel caso si terrebbero il 14 o il 21 dicembre) sarebbe collegata all’intenzione di Abe di aumentare l’appoggio popolare per lanciare la cosiddetta “terza freccia”, consistente in riforme strutturali. La campagna elettorale, secondo quanto riportato da alcuni esponenti vicini ad Abe, seguirebbe i seguenti filoni: 1) rinvio di 18/24 mesi dell’incremento dell’IVA previsto attualmente il prossimo ottobre; 2) riduzione del carico fiscale per le imprese, con l’aliquota che passerebbe dal 35% al 25%; 3) riapertura dei reattori nucleari; 4) aumentare il ruolo del Giappone in ambito militare.



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