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Che combinano Fed e Bce?

In area euro tassi in rialzo ieri in una sessione caratterizzata dall’attesa delle minute FED e dalle dichiarazioni del membro della BCE Knot che si è definito scettico sui benefici che potrebbe portare un Quantitative easing.

DOSSIER TASSI

Sul tema inflazione si è anche espresso il direttore generale della Banca d’Italia, Rossi, secondo cui l’area Euro è “sull’orlo della deflazione”. Il rialzo dei tassi ha interessato soprattutto i Paesi core con il decennale tedesco che si è portato a 0,84% da 0,79%, il valore più alto da un mese.

AGENDA BOND

Restano sotto pressione i bond greci in attesa di un accordo tra la Troika ed il governo di Atene. Giornata densa di aste quella di oggi. La Francia emetterà fino a 7,5 Mld€ di titoli a medio e lungo termine indicizzati all’inflazione, mentre la Spagna fino a 5,5 Mld€ di titoli a medio e lungo termine e l’Irlanda 500 Mln€ di titoli a sei mesi.

I DATI CONGIUNTURALI

Dal lato macro si evidenzia il calo sotto le attese dell’indice PMI manifatturiero francese preliminare di novembre. Migliora invece il dato sul settore dei servizi. In calo il PMI manifatturiero e servizi tedesco. All’interno del settore manifatturiero si registra un calo delle nuove attività e nuove esportazioni. Sul comparto delle emissioni societarie da segnalare spread ancora in allargamento sulla scia del livello record delle emissioni globali pari a 3.800 Mld$, più di quanto fatto in tutto il 2013 (in cima alla lista degli emittenti le americane Apple e Verizon). In particolare, preoccupa il persistente allargamento degli spread High Yield spesso anticipatore di prese di beneficio sul mercato azionario.

CHE SUCCEDE NEGLI USA

Negli Usa tassi in rialzo malgrado l’accentuazione del trend calante delle aspettative di inflazione. Queste ultime sono arrivate al nuovo minimo dal 2011 se misurate tramite le breakeven inflation decennali. Il tasso decennale ha provato solo temporaneamente a calare dopo la pubblicazione del verbale della riunione Fed di ottobre ma poi si è riportato sui livelli massimi di giornata. La divergenza tra tassi dei Treasury (in rialzo) e breakeven inflation può essere spiegata con il fatto che in questi giorni sono in corso ancora corpose emissioni corporate (oggi attesa quella di Alibaba per circa 8Mld$) malgrado il forte allargamento degli spread di questo comparto. Le aziende Usa in diversi casi stanno infatti cercando di completare entro l’anno i piani di emissione preventivati per finanziare quote rilevanti soprattutto di buyback.

CHE COMBINA LA FED

Sul fronte FED il contenuto del verbale della riunione di ottobre può essere così sintetizzato: 1) un tema costante, ossia la continuazione del miglioramento del mercato del lavoro; 2) un tema emergente: il calo delle aspettative di inflazione; 3) un tema potenzialmente incombente: i rischi per l’economia Usa derivanti dal rallentamento delle altre economie. Dalle minute la novità più rilevante è l’enfasi maggiore data al secondo tema che nel comunicato ufficiale di ottobre appariva più defilato. Complessivamente il verbale non ha alterato la view prevalente di primo rialzo intorno a metà 2015. Dopo il comunicato FED aumenta oggi l’attesa per la pubblicazione dei dati sull’inflazione di ottobre.



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