1.4 – Materie plastiche
Sono in attività molte industrie che le producono, le maggiori delle quali sono la Manucor di Sessa Aurunca (CE) – una delle più grandi fabbriche d’Europa nel settore del bopp-polipropilene biorientato per imballaggio alimentare (250 addetti)1– l’indiana Jindal Poly Films (180)2 con un sito a Brindisi, la Telcom ad Ostuni (BR)3, ed altre aziende nel Salernitano, fra cui spicca la Jcoplastic (380 in Italia e all’estero). AOttana (NU) la Ottana Polimeri, partecipata dalla thailandese Indorama e dal socio italiano Clivati, produce contenitori in pet, acquistando materia prima dalla Versalis di Sarroch.
1.5 – Industria del vetro
Sono in esercizio impianti per la produzione di vetri piani della multinazionale Pilkington (1.841) a San Salvo (CH) e della Sangalli a Manfredonia (FG, 382)4, mentre la O-I Manufacturing Italia, della multinazionale statunitense Owens Illinois, produce contenitori in vetro a Bari (120), Castellana Grotte (BA, 206) e a Marsala (TP) in Sicilia, rifornendo in queste regioni le industrie enologiche, olearie e i birrifici. A Nusco (AV) è attiva la Seves glassblock del Gruppo estero Seves, produttrice di mattoni di vetro.
1.6 – Gomma
Una grande fabbrica di pneumatici della nipponica Bridgestone (750)5 opera a Bari, mentre una di guarnizioni in gomma della Cooper Standard è in esercizio a Battipaglia (SA, 335)6.
1.7 – Farmaceutica
Essa è presente con stabilimenti delle multinazionali Sanofi a L’Aquila (350) e Brindisi (240)7, Angelini (110 diretti e 150 nell’indotto) e Dompé (230) a L’Aquila8, della Novartis a Torre Annunziata (NA, 418), di Altergon Italia a Morra De Sanctis (AV), della Kedrion a S.Antimo (NA), della Merck-Serono a Bari (160)9, della Pierrel (80) a Capua (CE), della statunitense Pfizer (750) e della italiana Sifi (383) a Catania.
Aziende di nicchia sono in Puglia Farmalabor (82, Canosa di Puglia, BAT), Lachifarma (Zollino, LE) e Itel Farma (Ruvo di Puglia, BA); quest’ultima produce radiofarmaci con l’impiego di 72 unità ad altissima qualificazione professionale.
L’industria del settore dunque è ben presente in alcune regioni del Sud e vi alimenta come si evince dalle tabelle 2 e 3 anche attività indotte e rilevanti esportazioni: grazie, ad esempio, alle vendite all’estero del grande impianto della Merck Serono di Bari, questa provincia nel 2012 è risultata la quarta in Italia e la prima nel Mezzogiorno per export del comparto. Quella di Napoli invece nello stesso anno si è collocata in settima posizione.
Tab.2. Industria farmaceutica ed indotto per regione.
Regione |
Adetti (unità) |
Indotto (unità) |
Totale (unità) |
Lombardia |
30.051 |
15.862 |
45.913 |
Lazio |
14.464 |
5.296 |
19.760 |
Toscana |
6.524 |
3.870 |
10.394 |
Emilia Romagna |
3.288 |
6.101 |
9.389 |
Veneto |
2.614 |
6.465 |
9.079 |
Piemonte |
1.631 |
5.501 |
7.132 |
Abruzzo |
1.126 |
1.179 |
2.305 |
Sicilia |
799 |
2.243 |
3.042 |
Marche |
927 |
1.588 |
2.515 |
Campania |
692 |
2.830 |
3.522 |
Puglia e Basilicata |
516 |
2.251 |
2.767 |
Friuli.VG -Trentino AA |
432 |
2.664 |
3.096 |
Liguria |
437 |
1.069 |
1.506 |
Italia |
63.500 |
58.807 |
123.307 |
Fonte: Farmindustria-Centro Studi, Indicatori Farmaceutici, luglio 2013, Roma 2013, p.112.
1.8 – Altre industrie chimiche
Sono anche presenti nel Sud:
– alcuni siti attrezzati per nuovi possibili insediamenti della Syndial-Eni (400), fabbriche della Sasol Italy10 ad Augusta (406) e a Sarroch e centri della multinazionale Air liquide per la fornitura di gas tecnici, localizzati in diverse aree manifatturiere. Nelle stesse zone è attiva anche la Chemgas del Gruppo Sapio per forniture simili, mentre a Brindisi la Ipem ha il suo deposito di stoccaggio di gpl, che è il più grande d’Italia;
– produzioni di cavi della multinazionale Prysmian ad Arco Felice (NA, 378)11, Battipaglia (SA, 360)12 e Giovinazzo (BA, 99);
– fabbriche di fertilizzanti, come quella di rilevanti dimensioni della Timac-Agro del Gruppo multinazionale Roullier a Barletta, secondo operatore del comparto in Italia. Fra quelle minori si segnala la Fertileva, in provincia di Taranto.
– uno stabilimento per lampade a basso consumo energetico della Osram-Siemens a Bari (220);
– produzioni di fluoroderivati inorganici per l’industria dell’alluminio della Fluorsid a Cagliari (130 diretti e 250 nell’indotto), azienda leader mondiale nel settore;
– impianti per detersivi della Unilever a Pozzilli (IS) e della Procter&Gamble a Campochiaro (CB), ove la stessa produce anche il marchio Ace, in joint venture con la Fater di Pescara;
– produzione di resine epossidiche realizzata dalla Dow Italia (40 unità) a Pisticci (MT);
– produzione di ausiliari chimici per trattamento di acque e combustibili, fertilizzanti e detergenti della Chimica d’Agostino a Bari (50 occupati);
– un nuovo impianto della Chemtex del gruppo Mossi & Ghisolfi in costruzione a Modugno (BA), per la produzione di un intermedio destinato ad ulteriori lavorazioni finalizzate alla fornitura di materiali biodegradabili per contenitori alimentari13.
Una breve valutazione conclusiva
La sintetica rassegna appena compiuta ha evidenziato come gran parte dell’industria chimica localizzata nelle regioni meridionali nell’ultimo sessantennio, nonostante gli intensi processi di riaggiustamento intervenuti dalla fine del 2008, rappresenti tuttora – per varietà delle branche insediate, numero e dimensioni degli stabilimenti, standing professionale dei loro occupati, rilevanza anche internazionale dei numerosi Gruppi presenti, volumi di esportazioni, ampiezza degli effetti indotti e investimenti realizzati e programmati – una componente fondamentale dell’intero comparto nazionale.
Pertanto, difenderla e potenziarla in esclusive logiche di mercato – favorendovi ulteriori razionalizzazioni e ammodernamenti, ma conservandone quando possibile o anche elevandone l’occupazione – significherebbe non solo salvaguardare una sezione rilevante della storia dell’industrializzazione meridionale nel secondo dopoguerra, ma contribuire soprattutto alla tutela dell’intera industria di settore del nostro Paese che compete ancora con successo sui grandi mercati internazionali.
1 Il fatturato della società è di circa 170 milioni, cfr. Il Sole 24 Ore, Speciale Confindustria Caserta Manucor S.p.A. la fabbrica di Bopp più grande d’Europa, 12 luglio 2014, p.13.
2 La multinazionale indiana ha acquisito l’impianto dalla Exxon Mobil nel 2013.
3 L’azienda ha alcuni stabilimenti anche all’estero ed è specializzata nello stampaggio rotazionale di materiale termoplastico. L’organico dei vari siti tocca le 800 unità, cfr. la homepage della società.
4 Nel capitale della Sangalli Vetro è entrata di recente la GlassWall, grande azienda russa del settore.
5 Tale numero si raggiungerà una volta completato il riposizionamento competitivo del sito e con la mobilità concordata di 200 addetti. La società ha sottoscritto un contratto di sviluppo con Invitalia, prevedendo investimenti per ammodernare impianti, attrezzature e capannoni per 41,3 milioni, dei quali 12,4 a carico della Finanziaria pubblica.
6 L’azienda è localizzata in un’area industriale in cui producono altre pmi dello stesso comparto come Sud Gomma (111), Stampindustria (120), Rubben Division, (40) e Vpm (40).
7 La multinazionale francese per il potenziamento del sito ha sottoscritto negli ultimi anni due contratti di programma con la Regione Puglia, il primo con investimenti di 20,3 milioni con 5,6 di risorse pubbliche, e il secondo con interventi per 29,8 milioni con 8,2 milioni conferiti dall’Ente.
8 In Abruzzo è stato costituito nel 2012 il polo di innovazione Capitank promosso dalla Regione con 34 soggetti aderenti (Università, centri di ricerca, 5 grandi aziende e 24 pmi) per studi nel comparto chimico- farmaceutico.
9 Anche questa multinazionale tedesca ha varato nel suo stabilimento barese investimenti per 49,3 milioni, ricevendone tramite un contratto di programma sottoscritto con la Regione, 11,2 in conto capitale.
10 Del gruppo Sasol Olefins & Surfactants GmbH.
11 In questo impianto si producono cavi sottomarini.
12 E’ stato raggiunto un accordo fra azienda e sindacati per ridurre di 80 unità l’organico del sito – ove si producono fibre ottiche – con il ricorso a vari ammortizzatori sociali.
13 Anche questo sito si avvale di un contratto di programma sottoscritto con la Regione Puglia che erogherà 13, 4 milioni per un investimento di 51,2 milioni di euro.