I rappresentanti del consorzio Eurofighter hanno espresso soddisfazione per gli incontri, che si sono svolti il 18 e 19 novembre in Scozia, tra i ministeri della Difesa delle 4 nazioni partner sul futuro del programma Typhoon. I temi affrontati hanno incluso la necessità di sostenere le competenze industriali, lo sviluppo ulteriore delle capacità del caccia e il mantenimento della competitività del velivolo sui mercati esteri. La due giorni è stata anche l’occasione per la firma del contratto da 1 miliardo di euro per il completamento dello sviluppo del radar a scansione elettronica Captor E, che per Finmeccanica, attraverso le controllate Alenia Aermacchi e Selex ES, ha un valore di 400 milioni di euro.
INDUSTRIA AL BIVIO
“Il comparto aerospaziale dell’industria della difesa europea è a un bivio”, ha spiegato Alberto Gutierrez (foto), ceo del consorzio. “Ci stiamo impegnando per apportare i cambiamenti necessari a sviluppare le competenze e le capacità nazionali di cui abbiamo bisogno per continuare a sostenere questo sistema di difesa e a rafforzarne le capacità operative”. Il programma al quale partecipano Italia, Germania, Spagna e Regno Unito è il più grande mai concepito in Europa per quanto riguarda la difesa. “I cambiamenti che stiamo introducendo – ha aggiunto il ceo – sosterranno ulteriormente questa eredità”.
DIALOGO COSTRUTTIVO
“Il Tornado e l’Eurofighter sono stati la spina dorsale del potere aereo europeo per decenni e il Typhoon continuerà ad esserlo negli anni a venire”, ha aggiunto Graham Farnell, direttore generale di Netma, l’agenzia Nato che gestisce i due programmi: “Sono positivamente impressionato dalla qualità del dialogo che si è tenuto in questi giorni a Edimburgo, dove sono state definite le linee guida degli investimenti futuri, nella consapevolezza delle continue pressioni a cui sono soggetti i budget della difesa nazionali”. Durante l’incontro, che ha coinvolto la Difesa britannica, tedesca, italiana e spagnola insieme a rappresentanti di Netma e industria, sono state presentate proposte per il miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni del programma e per la riduzione dei tempi di consegna.
IDENTIFICATE LE AREE SU CUI INVESTIRE
Nei 2 giorni sono state identificate “concrete aree di miglioramento” su cui lavorare, “nella consapevolezza – fanno sapere da Edimburgo – che ciò richieda alcuni cambiamenti, una visione definita e l’impegno di tutte le parti coinvolte”. “Credo fermamente – conclude il numero uno deL consorzio Eurofighter – che dobbiamo continuare a investire nell’industria della difesa europea per garantire un supporto strategico di lungo termine a questo sistema”.