Istituzioni, tecnologia, genio umano, eccellenze italiane. Di questo e di molto altro si è parlato oggi nel corso della presentazione del libro “Volare”.
CHI HA SCRITTO IL LIBRO
“Mi preme sottolineare che i nostri astronauti, dalle indubbie capacità personali, non sarebbero arrivati dove sono adesso se non avessero avuto alle spalle un’organizzazione (Forza Armata e Difesa, ndr) che li ha messi in condizione di fare determinate esperienze”. Così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenuta questa mattina alla presentazione del libro dell’astronauta Esa e maggiore dell’Aeronautica, Luca Parmitano, “Volare”, in cui racconta la sua esperienza di 166 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
LE PAROLE DEL MINISTRO
“Spesso – ha continuato il ministro – si dimentica che Samantha Cristoforetti (adesso sulla ISS, ndr) è stata un pilota di caccia e questa è la dimostrazione di quanto sia necessario investire risorse per poter arrivare all’eccellenza”. “L’Italia – ha detto concluso il ministro – ha raggiunto altissimi livelli, adesso dobbiamo interrogarci se vogliamo continuare su questa strada. Se sì servono investimenti”. Pinotti ha spiegato che solo a fronte di investimenti ci sono i ritorni e che i grandi successi, come l’invio in orbita di Parmitano e della Cristoforetti sono il frutto di strategie di lungo periodo. Incluso dal ministro in questo discorso anche il “caso” F-35, “il programma più attenzionato – ha detto – ma non il più costoso” degli ultimi tempi”.
IL PENSIERO DI PREZIOSA
E di eccellenza tecnologica ha parlato anche il capo di Stato maggiore dell’AM, generale Pasquale Preziosa. “Grazie alle conoscenze acquisite nel tempo dalla Forza Armata e poi trasformate in regole, abbiamo formato i nostri aviatori prima e poi i nostri astronauti”. “La tecnologia, la conoscenza torna sempre indietro” ha aggiunto Preziosa, che ha voluto portare alcuni esempi concreti dei vantaggi e delle ricadute sociali delle attività aerospaziali, come l’attività di biocontenimento, sviluppata dall’Aeronautica ancor prima dell’ebola. “Abbiamo messo a punto dei protocolli con 10 trasporti sanitari precedenti all’ultima emergenza e questo ci ha permesso in 12 ore di andare, prelevare e trasportare allo Spallanzani il medico contagiato dal virus”. “Nessun altro Paese al mondo ha simili capacità”, Ha concluso il capo di Sma.
CHE COSA HA DETTO PARMITANO
Scienza tecnologia e esplorazione sono i tre temi principali che Luca Parmitano ha voluto inserire nel suo racconto: “Lo spazio è l’ambiente più ostile per l’uomo, ma piano piano siamo riusciti ad andarci e ad utilizzarlo per fare esperimenti. Inoltre noi italiani siamo bravi a costuire moduli (l’Italia ha costruito circa il 40% dello spazio abitabile della ISS, ndr) e il nostro know how è ampiamente riconosciuto”. L’Astronauta Esa, che ha partecipato a oltre 200 esperimenti scientifici a bordo dell’avamposto spaziale ed effettuato due attività extraveicolari, ha concluso il suo intervento invitando tutti ad andare orgogliosi dei primati nazionali nel settore spaziale_ “Dobbiamo smetterla ha detto di giocare al ribasso”.