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Tre meditazioni su Renzi, Madia e la Sanità

Sta per arrivare il Natale. Tutti dovremmo essere più buoni. Tutti dovremmo meditare e pensare, prima di agire. Invece, siamo in pieno “Autunno caldo”. Un autunno pieno di scioperi, agitazioni, problemi economici e politici. La mafia a Roma, adesso che la Lega ha smesso la litania “Roma Ladrona”. La Merkel che ci bacchetta, come se fosse un generale tedesco che ha vinto la terza guerra mondiale. Il governo Renzi che si sta invischiando  sempre di piu’. Ma, oggi, vogliamo parlarVi di altro.

Prima meditazione: LA SANITA’.

No,non citeremo la questione annosa delle liste di attesa. No. Ci chiediamo chi, a livello del Ministero della Salute e dell’AIFA (Agenzia del Farmaco), sia responsabile del PRONTUARIO TERAPEUTICO.

La domanda nasce da una personale,recente, esperienza ambulatoriale. Donna IPERTIROIDEA (Morbo di Graves) gravida, alla settima settimana, in terapia con Tapazole. Ora è noto che una ipertiroidea deve fare terapia anti-tiroidea, anche se è gravida, per almeno i primi 3 mesi di gravidanza. Ma il Tapazole è tossico ed induce malformazioni nel feto (5% dei casi ) e problemi alla madre. In giro per il mondo esiste un farmaco analogo, meno tossico, il PROPYCIL 50 (ditta Abbot). Ma, chissa’ perche’, non è registrato in Italia e non è presente nel PT (prontuario terapeutico) italiano. Perche? Chissà perche?

Forse perché, in Italia, i casi di donne gravide con Graves sono poche centinaia all’anno….Mah. Forse perche’ ha un costo elevato? No, il costo non c’entra. Pensate, in Svizzera 100 compresse costano circa 40 euro. Ma in Svizzera. In Italia, le donne gravide con questa malattia debbono fare un lungo percorso per ricevere il Tapazole: rivolgersi alla farmacia ospedaliera, fare compilare un modulo al medico trattante, aspettare 7-15 gg che il farmaco arrivi dall’estero. Ma, in queste 2 settimane, i danno al feto possono essere gia’ avvenuti, con ovvie conseguenze sulla madre e sul destino della gravidanza. Dimenticavo, in caso di gravide con Graves,  non si puo’ ricorrere ad altre soluzioni terapeutiche…..E, allora, perche’ il PROPYCIL non è nel PT italiano?

Seconda meditazione: PERCHE’ RENZI CE L’HA CON IL CNEL?

Gli scandali recenti (nelle Regioni Piemonte, Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna …nonche’ nella mastodontica vicenda della mafia romana) testimoniano che in tutta Italia la politica mangia, i politici mangiano. Come? Nominando i dirigenti pubblici senza concorsi (“intuitu personae”); affidando appalti milionari senza regolari concorsi e senza una corretta documentazione antimafia e curricolare; bastonando i dirigenti “strutturati” della P.A., che – invece- qualche aiuto lo potrebbero dare, contro la corruzione diffusa. Non solo, ma ci chiediamo a cosa servano le varie Agenzie pubbliche, inclusa quella anticorruzione. A cosa servono, se non sono in grado di muoversi autonomamente in modo efficace, ma vanno sempre a rimorchio della Magistratura. Anche questa volta (mafia romana) è andata cosi’.

Insomma, anche nel 2014, è tutto un magna-magna. Ma siamo certi  (fino a prova contraria, documentale) che le mangerie regionali superino quelle degli Enti Locali. Sul piano etico ed economico, insomma, andrebbero chiuse le Regioni (e le loro partecipate) e non le Province. Ed invece, Renzi e C. se la sono presa con le Province ,tagliando sia le prebende dei Consiglieri che le risorse per le varie funzioni provinciali residue, trasporti e scuole incluse. Se la sono presa con il CNEL, tagliando le prebende dei 64 Consiglieri, anche se il CNEL sopravviverà nei prossimi anni (con lo stesso o con altro nome), visto che una istituzione analoga è presente in decine di Paesi al mondo. Il taglio delle prebende ai Consiglieri del CNEL farà risparmiare al bilancio statale circa 1,7 milioni di euro/anno. Tanto o poco? Meglio di niente, direte VOI. Ma, ma c’è un ma: l’ottantina di impiegati del CNEL continuerà ad essere pagata, per non fare nulla….Villa Lubin continuerà ad essere presidiata da 8 carabinieri 8 (!), dovra’ essere riscaldata, pulita, illuminata….A che scopo? Vocine maligne dicono che la nuova “sorte” di Villa Lubin sarà quella di essere sede di soggetti piu’ illustri: o la Presidenza del Consiglio dei Ministri o la Corte dei Conti o il Consiglio di Stato. Ed allora, vedete. L’unico taglio vero sarà quello a carico dei 64 Consiglieri del CNEL: alcuni di essi se lo meritano (per la loro scarsa partecipazione) ma decine di loro, no, non se lo meritano.

Terza meditazione: LA MADIA CI HA MESSO UNA PEZZA.

Vi abbiamo gia’ ricordato che l’Art. 6 della Legge Madia (25/06/14) impedisce ai pensionati, tutti (pubblici o privati) di assumere incarichi dirigenziali pubblici retribuiti. Legge estiva, che ha avuto immediate eccezioni: il pluripensionato TREU, nominato Commissario all’INPS. Giovanni Valentini, nominato a capo di una delle tante autorities. Un ex-dirigente della finanza, nominato Commissario per il Mose. 3 nomine, alle quali corrispondono ricche prebende.

3 pesanti irregolarità, che, ora, la Madia ha cercato di eliminare. Come? Con una circolarina ministeriale(circolare n°6 del 4 dicembre 2014) che esclude dalla regola dell’articolo 6 i “commissari straordinari ed i subcommissari degli enti pubblici” nonche’ (fatto meno rilevante, anche per le ridotte prebende) gli incarichi di ricerca,docenza e la presenza nelle commissioni di concorso e di gara. Motivi delle eccezioni? Per la Madia, “per agevolare il ricambio generazionale e per il ringiovanimento dell’età del personale nella P.A.”.  Motivazioni teoricamente comprensibili, in parte. NEI TRE CASI CITATI, INCOMPRENSIBILI, data l’età dei 3 soggetti in questione.

Torniamo a ripetere. Ci sarà pure un giudice, a Berlino?

Stefano Biasioli

Segretario Generale CONFEDIR


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