Nelle cellule, in tutte le cellule presenti su questo pianeta, esistono tre molecole che portano informazione sotto forma di sequenza di lettere chimiche. Da un lato il DNA: il custode dell’informazione. Dall’altro le proteine: l’informazione che conquista la tridimensionalità, diventa oggetto, struttura, strumento in grado di fare azioni. In mezzo l’RNA: “Mercurio” il messaggero che prende l’informazione dal DNA e la trasforma in proteine. All’inizio gli scienziati hanno considerato l’RNA un noioso intermediario tra il DNA e le proteine. E i media non si sono occupati di questa molecola. Tant’è che pochi tra i non addetti ai lavori hanno mai sentito parlare di RNA e ancora meno sanno cosa sia.
Tuttavia, l’RNA ha un ruolo chiave nella cellula. Oltre al suo ruolo di messaggero è importante per controllare l’informazione presente sul DNA. Ancora più affascinante è il fatto che l’RNA partecipa delle proprietà sia del DNA che delle proteine. Come il DNA è una molecola in grado di conservare l’informazione genica ed infatti molti virus, ad esempio quelli dell’influenza e HIV, hanno un genoma ad RNA. Come le proteine si ripiega, occupa lo spazio e soprattutto è in grado di fare reazioni biochimiche. Arriva addirittura a sintetizzare se stesso. Ci sono molecole di RNA in grado di auto-duplicarsi. Una caratteristica unica dato che gli altri due tipi di molecole, DNA e proteine, non sono in grado di fare copie identiche di se stesse. Proprio questa caratteristica ha spinto alcuni scienziati ad ipotizzare che la vita sia iniziata sulla terra con molecole di RNA.
Un articolo pubblicato sull’ultimo numero di PNAS fornisce un’ulteriore evidenza a favore di questa ipotesi. Utilizzando un laser ad alta potenza il gruppo di Svatopluk Civis, un chimico fisico l’università di Praga, ha dimostrato che le condizioni infernali prodotte dall’impatto di un asteroide o una cometa con la Terra sono sufficienti per creare le 4 basi azotate che compongono l’RNA e il DNA a partire da sostanze prebiotiche.
I ricercatori hanno bombardato una miscela di argilla e formamide (un composto prebiotico abbondante sulla terra primordiale) con un laser ad alta potenza. Impulsi di un terzo di nanosecondo hanno generato un’intensa pressione, picchi di temperatura superiori a 4200 ° C, e una cascata di radiazioni compresi raggi UV e raggi X. Il tipo di condizioni che si verificano quando un oggetto come una cometa o un asteroide colpisce un pianeta. Queste condizioni estreme suscitano reazioni che, oltre a produrre sostanze come acido cianidrico, monossido di carbonio, ammoniaca, e metanolo, permettono la formazione delle quattro basi azotate dell’RNA.
Gli impatti di meteoriti sono stati un evento frequente nella storia antica della Terra. Durante il periodo di “intenso bombardamento tardivo”, che ha avuto inizio circa 4 miliardi di anni fa ed è durato circa 150 milioni di anni, grandi oggetti hanno bombardato il nostro ed altri pianeti del sistema solare. Lo studio suggerisce che questo bombardamento abbia seminato sul nostro pianeta i mattoni necessari per lo sviluppo della vita: le 4 basi azotate che compongono l’RNA.
Fantascienza? Un po’ forse. Ma qualcosa che nasce dal nostro desiderio di capire come è nata la vita sulla Terra.