E’ tutto pronto per il bazooka della Bce. Sessanta miliardi di euro al mese. A tanto ammonterà il programma di acquisti mensili di titoli, inclusi i bond di Stato, che Mario Draghi, presidente della Bce, ha annunciato oggi.
Partirà dal prossimo marzo e si dovrebbe concludere nel settembre del 2016, quando il tasso d’inflazione si dovrebbe avvicinare al 2%, dal -0,2% di dicembre. Se così non fosse, il comunicato ufficiale della Bce lascia spazio a una precauzione. La cifra comprende anche i vecchi programmi già lanciati, che prevedevano l’acquisto di obbligazioni garantite e cartolarizzazioni di prestiti, come ha specificato il presidente dell’Eurotower in conferenza stampa dopo l’atteso board dell’Eurotower.
La Bce ha deciso che eventuali perdite legate ai titoli acquistati finiranno in capo alle banche centrali nazionali ad eccezione di una quota del 20%, che verrà condiviso. Draghi ha precisato, rispondendo ai giornalisti, che ogni “decisione di politica monetaria ha ripercussioni di bilancio”, che la Bce deve “prendere in considerazione”. Sul via libera al quantitative easing in Consiglio direttivo “c’è stata un’ampia maggioranza, così ampia che non c’è stato bisogno di votare”. Draghi ha specificato che il board è stato “unanime” sul fatto che il Qe sia un vero strumento di politica monetaria, dubbio sollevato dalla Germania in Corte Costituzionale, mentre sulla necessità di lanciarlo “adesso” è stato deciso “a larga maggioranza”.
Ecco i tweet selezionati dalla redazione di Formiche.net a commento e analisi della conferenza stampa di Mario Draghi:
#ECB rispetta attese, compra debito pubblico per 60 miliardi al mese e assorbe direttamente 20% rischio. Non è la soluzione ma è una svolta
— filippo taddei (@taddei76) 22 Gennaio 2015
#QE, un passo nella giusta direzione. Ma sarebbe meglio arrivare agli acquisti diretti di titoli sovrani
— Germano Dottori (@GermanoDottori) 22 Gennaio 2015
Seems to me this QE is open-ended if Draghi is speaking to mkts but ends in Sept 2016 if he is speaking to the German constitutional court.
— Ferdinando Giugliano (@FerdiGiugliano) 22 Gennaio 2015
da notare: si torna a parlare delle banche centrali nazionali e del loro ruolo
— nero (@federiconero) 22 Gennaio 2015
Ok, i soldi ci sono, ora tutti a lavorare
— giuseppe de filippi (@giudefilippi) 22 Gennaio 2015
Una #BCE che si assume solo il 20% del rischio è inutile strumento di politica monetaria #failed #ecb
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) 22 Gennaio 2015
Spread tra Bonos spagnoli e Bund tedeschi sotto quota 100.
— David Carretta (@davcarretta) 22 Gennaio 2015
Zuccherini ai tedeschi: le cedole incassate su titoli acquistati da banche centrali nazionali non potranno andare nei bilanci nazionali
— Mario Seminerio (@Phastidio) 22 Gennaio 2015
Misure Bce ben costruite, a mio giudizio. E’ programma aperto e flessibile entro linee guida ampie. Per questo suscita orrore nei tedeschi
— Mario Seminerio (@Phastidio) 22 Gennaio 2015
Draghi compra titoli greci da luglio, mano tesa a rinegoziazione debito Atene? #ecb #QE #tsipras @Michele_Arnese @s_baldolini
— Roberto Sommella (@SommellaRoberto) 22 Gennaio 2015
Clausola anti-Tsipras di Draghi: during reviews of financial assistance programmes for a Member State, “eligibility would be suspended”
— David Carretta (@davcarretta) 22 Gennaio 2015
Draghi: il tasso di cambio non è obiettivo di politica monetaria della Bce (non dice se sia utile che l’euro scenda ancora, ndr) #Qe #Bce
— Alessandro Barbera (@alexbarbera) 22 Gennaio 2015
Condivisione dei rischi? Per #Draghi “non c’è un tesoro europeo”. Infatti, questo è un #QE molto europeo, anzi eurozonico
— guido gentili (@guidogentili1) 22 Gennaio 2015
Fondamentale: in Consiglio #ECB zero obiezioni su totale coerenza #QE a princìpi e strumenti pol. monetaria attribuiti da Trattato-Statuto
— Oscar Giannino (@OGiannino) 22 Gennaio 2015
@FPanunzi @ricpuglisi QE senza revisione spesa servira’ poco all’Italia. Ma revisione spesa non c’entra niente con piano Cottarelli
— Andrea Montanino (@MontaninoUSA) 22 Gennaio 2015