Come previsto sarà il 747-8 il futuro aereo del presidente degli Stati Uniti d’America. Ad annunciarlo è stato il secretary dell’Air Force, Deborah Lee James. Il contratto, non ancora formalizzato, è atteso per il 2017 e prevede fino a tre velivoli completamente equipaggiati per il trasporto del capo di Stato e per comando aereo in caso di emergenze nazionali.
LA SCELTA DEL QUADRIMOTORE
“Si tratta della sola piattaforma costruita negli Usa in grado di soddisfare tutte le necessità connesse a questo tipo di missione”, ha spiegato la James, motivando la scelta di Boeing quale fornitore ed integratore unico della piattaforma che andrà a sostituire i due VC-25A in uso, basati sull’aereo commerciale 747-200. L’Aeronautica americana ha previsto per questo programma un aereo equipaggiato con quattro motori, in vista di supportare tutti i sensori e gli equipaggiamenti. Per questo i due contendenti erano solamente il 747-8 Intercontinental e l’europeo A380, bocciato tra l’altro per l’impossibilità di costruirlo su territorio statunitense.
A BORDO ANCHE GENERAL ELECTRIC
Boeing sarà responsabile di progettazione, fabbricazione e integrazione di tutti gli equipaggiamenti del velivolo, provvederà ai collaudi e alla certificazione, nonché all’addestramento pre-operativo. I motori del 747-8, che secondo i piani comincerà ad operare nel 2023, saranno forniti da General Electric. Boeing pensa di consegnare il primo Intercontinental per le modifiche nel 2018, dopo le consegne degli ordini attuali, che impegnano le linee di produzione del velivolo fino al 2017, in quanto una request for proposal ufficiale è attesa per quest’anno.
LA DISCUSSIONE SUI COSTI
“Questa decisione – sottolinea la program manager del programma PAR (Presidential Aircraft Recapitalization), Amy McCain – non è ancora un contratto. Dobbiamo ancora mettere a punto le modalità dell’acquisizione (i velivoli dovrebbero essere inseriti nel budget 2016, ndr) e quantificarne con Boeing le attività di risk-reduction, in vista dei negoziati, con i quali saranno definiti capacità e costi”. Il servizio per il nuovo l’Air Force One è di 30 anni.
IL MARINE ONE
A stelle e strisce anche l’elicottero del presidente: il “Marine One”, commessa assegnata a maggio scorso a Sikorsky, in team con Lockheed Martin. Questo contratto del valore di 1,2 miliardi di dollari prevede la costruzione di 6 elicotteri, basati sull’S-92, i primi dei quali saranno consegnati alla Casa Bianca nel 2020. La gara ha subito diverse vicissitudini, a cominciare dal cambio delle specifiche in corsa effettuato dal Pentagono a vantaggio dei costruttori americani. Il contratto infatti è il secondo per l’elicottero presidenziale. Nel 2005 a vincerlo era stata AgustaWestland, sempre in squadra con Lockheed, con il VH-71, una versione modificata dell’AW101. Il contratto, che aveva fatto esultare tutta l’Italia, fu poi annullato, anche se la società del gruppo Finmeccanica aveva già costruito 9 elicotteri, poi rivenduti al Canada.