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José De Castro, chi è il nuovo Superiore generale dei paolini

La Società San Paolo ha un nuovo Superiore generale. Il settimo successore del beato Giacomo Alberione è don Valdir José De Castro. E’ la prima volta che il Capitolo generale, composto da sessanta membri, ha eletto un non italiano. La “fumata bianca” è arrivata alla seconda votazione, quando erano ancora necessari i due terzi dei consensi. Le operazioni di voto si sono tenute ad Ariccia, nella Casa del Divin Maestro che tra poche settimane accoglierà il Papa e la curia romana per gli esercizi spirituali in preparazione della Pasqua.

ORDINATO SACERDOTE NEL 1987

Brasiliano, 54 anni, don De Castro ha comunque origini italiane: sua mamma ha radici comasche. Tre fratelli, cinque nipoti, ha pronunciato la prima professione nella Società San Paolo più di trent’anni fa, nel 1981, due anni dopo essere entrato nella congregazione. Quella perpetua, come ricorda Famiglia Cristiana, risale al 1987, anno in cui è anche stato ordinato sacerdote. Il curriculum è nutrito: studi in Teologia e Filosofia, si è specializzato in Spiritualità alla Gregoriana, dove ha studiato dal 1991 al 1994. Successivamente, tornato in patria, nel 2000 ha conseguito il baccellierato in Comunicazione con abilitazione in giornalismo. La tesi riguardava la pubblicità. All’attivo ha anche una licenza in comunicazione ottenuta sempre in Brasile nel 2004.

IL CURRICULUM VITAE

Densa anche l’attività nella congregazione: dal 1988 al 1991 è stato maestro dei filosofi, quindi Superiore di Caxias do Sul dal 1995 al 2001. Maestro dei novizi dal 1997 al 2000, è stato poi consigliere e vicario provinciale. Dal 2000 al 2007 era stato direttore generale dell’Apostolato e dal 2006 al 2010 Superiore in Argentina, Cile e Perù. L’ultimo incarico ricoperto è stato quello di Superiore provinciale del Brasile e direttore della Facoltà Paulus di Tecnologia e Comunicazione.

LA SUCCESSIONE A DON SASSI

Don De Castro succede a don Silvio Sassi, improvvisamente scomparso lo scorso settembre all’età di 65 anni. La Società fu fondata il 20 agosto del 1914 ad Alba grazie all’opera di don Giacomo Alberione, beatificato da Giovanni Paolo II nel 2003. L’Istituto ebbe l’approvazione diocesana nel 1927 e, ventidue anni più tardi, il 27 giugno 1949, quella definitiva di Pio XII.

L’IMPEGNO NELLA COMUNICAZIONE

Membri della società sono religiosi e laici, attualmente presenti in trenta stati. Ogni strumento e tecnologia comunicativa è da loro utilizzato per annunciare Cristo. Seguendo il pensiero di don Alberione, per il quale “nell’opera di evangelizzazione la comunicazione non è un semplice aiuto ma una forma originale di autentica predicazione che raggiunge le masse lontane dalla parrocchia”, i paolini sono presenti nell’editoria libraria e giornalista, nella cinematografia, nella musica, in radio e tv, nonché nell’animazione e nei centri di studio, ricerca e formazione.

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