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Perché è prioritario il dialogo interreligioso

“Al punto in cui siamo nel vecchio Continente, con tensioni e venti di guerra che ne minacciano i confini, turbando equilibri già delicati, il dialogo sociale, culturale e interreligioso deve essere il perno di ogni attività: è questa l’unica via possibile verso l’integrazione europea”: è quanto ha dichiarato il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Carlo Costalli, che si trova da ieri a Podgorica, in Montenegro, dove interverrà al seminario internazionale di studi europei sul tema “Dialogo sociale e integrazione europea nel Montenegro e nei Balcani occidentali”, che si è aperto oggi.

INTEGRAZIONE NEI BALCANI

“Il MCL – ha detto ancora Costalli – guarda da tempo all’integrazione europea dei Balcani occidentali come a un traguardo fondamentale nel cammino verso il completamento della costruzione della casa europea, e lavora per individuare nuove forme di collaborazione e cooperazione in questi Paesi che ancora stanno pagando il conto della dittatura e della guerra”. Per sostenere e agevolare questo percorso, il MCL ha messo in campo già da tempo numerose iniziative che hanno riguardato Bosnia, Albania, Serbia, Kosovo e, oggi, il Montenegro.

EUROPA E RIFORME

Secondo il Presidente del MCL “il processo di allargamento, anche se sarà lungo, è condizionato dalla realizzazione di riforme, soprattutto economiche, indispensabili per attrarre quegli investimenti stranieri che, con l’aiuto dei fondi di adesione all’Ue e con interventi nel campo della formazione, potranno portare anche nuovi posti di lavoro ed essere uno stimolo efficace per proseguire sulla strada delle riforme, pure in altri settori: in primo luogo per il sistema giudiziario e per la lotta alla corruzione”. Al Seminario di Podgorica parteciperanno numerosi esponenti della società civile e del mondo politico e sindacale dell’area balcanica.

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