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Liguria, tutti i nomi in ballo nel centrodestra sparpagliato per le regionali

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori e dell’autore, pubblichiamo l’articolo di Giovanni Bucchi uscito oggi sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi

Il patto di alleanza tra Lega Nord e Forza Italia per le regionali di maggio c’è. Il problema sono i nomi sui quali puntare. Il Carroccio, forte dei sondaggi e del recente risultato in Emilia-Romagna dove ha sfiorato il 20% doppiando i berlusconiani, punta a fare il pieno di candidati presidenti di Regione a scapito degli azzurri.

Dopo aver strappato la corsa a governatore per Alan Fabbri sotto le Due Torri bolognesi, il partito di Matteo Salvini può contare sulla ricandidatura di Luca Zaia in Veneto e su quella di Claudio Borghi Aquilini in Toscana.

Ai padani però non basta; pretendono anche la Liguria, terra da sempre cara Salvini che a Genova lancia il suo fedelissimo Edoardo Rixi (nella foto), già candidato sindaco e consigliere regionale, nominato vicesegretario federale del Carroccio. Il diretto interessato ieri alle telecamere dell’emittente locale Primocanale ha confermato la sua corsa: «Salvini mi ha detto che si andrà avanti sul mio nome».

E poco importa se proprio due giorni fa Rixi è stato interrogato dai pm sui rimborsi di ostriche e taxi nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato sulle spese pazze in consiglio regionale.

Se la Lega in Liguria tira dritto su Rixi, Forza Italia invece appare divisa. Il coordinatore regionale Sandro Biasotti continua a sostenere la bontà della candidatura dell’imprenditore edile Federico Garaventa, da lui stesso sponsorizzato fin nei salotti di Arcore per convincere l’ex premier Silvio Berlusconi. Garaventa, presidente dell’Ance provinciale di Genova e di quella regionale, ha iniziato a rilasciare interviste da candidato in pectore e a partecipare ad eventi e manifestazioni. Il Carroccio però, che per primo lo aveva contattato nell’autunno scorso, non vede di buon occhio la sua candidatura, soprattutto perché si tratta di un costruttore, non proprio il profilo ideale su cui puntare a livello di immagine – ragionano i leghisti – per battere il Pd al governo da dieci anni in una Regione col problema del dissesto idrogeologico.

Non sono mancati quindi esponenti azzurri che hanno palesato il loro sostegno a Rixi, mentre negli ultimi giorni, rilanciato dal Secolo XIX, è tornato in auge un altro nome di potenziale candidato civico che potrebbe mettere d’accordo sia Forza Italia che la Lega. Si tratta di Alessandro Zarbano, genovese di 45 anni, da 9 amministratore delegato del Genoa calcio dopo essersi formato professionalmente nella Giochi Preziosi e ancora prima aver studiato all’Università Bocconi. Prima di virare su Garaventa, era stato lo stesso Biasotti a presentarlo a Berlusconi, e secondo il quotidiano genovese a fare il tifo per la sua corsa ci sarebbe sia l’ex ministro Ignazio La Russa, ora in Fratelli d’Italia, sia la consigliera regionale ex Pdl e fondatrice della lista civica Noi, Raffaella Della Bianca.

La candidatura di Zarbano, si ragiona sotto la Lanterna, potrebbe trovare il consenso anche di Salvini nel caso si garantisse alla Lega la possibilità del cosiddetto ticket con Rixi aspirante vice-presidente e regista politico dell’ipotetica nuova giunta. Forza Italia riunirà oggi i suoi vertici chiamati a fare il punto sulle regionali, da Altero Matteoli a Giovanni Toti passando per Mariastella Gelmini. Dopo aver ceduto su Emilia e Toscana, gli azzurri potrebbero impuntarsi sulla Liguria che fino a dieci anni fa governavano proprio con Biasotti.


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