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Il disastro del Parma calcio ha “nomi” e “cognomi”. Rabino (SC) chiede di far affiorare tutte le responsabilità.

Il deputato piemontese di Scelta Civica, Mariano Rabino - nuovo responsabile degli Enti Locali del partito guidato dal segretario Enrico Zanetti
Il deputato piemontese di Scelta Civica, Mariano Rabino – nuovo responsabile degli Enti Locali del partito guidato dal segretario Enrico Zanetti

Finalmente la politica italiana ha deciso di accendere i riflettori sul caso del disastro, o fallimento che dir si si voglia, del Parma FC, che non riesce più a scendere in campo per difficoltà economiche. Anche per timore di un eventuale sciopero, la FIGC ha deciso di accettare l’ipotesi di rinvio del match di domenica tra Genoa CFC e Parma FC.

Questo pomeriggio il deputato piemontese Mariano Rabino (Scelta Civica) è intervenuto chiedendo i nomi dei responsabili di questa enorme figuraccia per il pallone italiano. Un comunicato molto severo, duro, dove si promette battaglia anche in Parlamento per ottenere risposte dal mondo delle istituzioni.

 

La notizia del rinvio del match Genoa-Parma, grazie al via libera della FIGC, per evitare l’umiliazione di uno sciopero dei giocatori ducali, getta una luce spettrale sul presente/futuro del calcio italiano. Come Scelta Civica non possiamo chiudere gli occhi di fronte al disastro cui stiamo assistendo in queste ore, riguardo al caso Parma

Vogliamo conoscere i nomi dei responsabili di questo disastro sociale, umano ed economico, in termini di immagine per il prodotto calcio nella sua interezza. Un buco di oltre 100 milioni di euro si crea nel tempo, non in un giorno. L’ex presidente e il consiglio di amministrazione del Parma calcio devono fornire risposte convincenti agli inquirenti ed ai tifosi, uniche vittime di questo terremoto. Un brand calcistico di questo livello non può finire nel fango per colpa di poche persone.

Vogliamo rivolgere una serie di domande alla FIGC del presidente Carlo Tavecchio e alla Lega calcio serie A del presidente Maurizio Beretta: Di chi sono i soldi con cui il presidente del Parma Giampietro Manenti vuole salvare il club? Ci piacerebbe che la FIGC e la Lega calcio riuscissero a darci una risposta su questo tema “sensibile”, che è quello della tracciabilità del denaro nel football italiano. Un tema non banale su cui andremo a ragionare e discutere in Parlamento, perché vogliamo un calcio pulito e tracciabile

Come è stato possibile, poi, creare un buco di oltre 100 milioni di euro, senza che gli organi di vigilanza interni o quelli della FIGC non si accorgessero di nulla, in fase di iscrizione al campionato in corso? Ci chiediamo inoltre a cosa servisse al Parma avere comproprietà o pezzi di cartellini di oltre 230 atleti. 

Il Parma calcio si è mosso come un club di calcio o ormai era una piattaforma di intermediazione calcistica sul mercato interno o anche verso l’estero? Una serie di anomalie, che erano visibili a tutti. La stragrande maggioranza degli addetti ai lavori, però, si è girata dall’altra parte. 

Adesso è il tempo delle responsabilità e lavoreremo in Parlamento, perché i tifosi del Parma possano avere risposte su queste tematiche “sensibili”. E’ altrettanto chiaro che il modello Parma non era più sostenibile economicamente e dobbiamo lavorare perché un caso simile non possa accadere più nel tempo. Serve una nuova CO.VI.SOC. ma anche nuove attività ispettive nei confronti dei club di calcio, a tutela delle tifoserie e di chi ama questo prodotto, che ogni anno genera affari per 2,5 miliardi di euro. Servono infine nuovi professionisti e un approccio trasparente nella gestione dei club di calcio. Il tutto finalmente alla luce del sole, a partire dai bilanci societari, consultabili e online per tutti” – lo ha dichiarato Mariano Rabino, deputato di Scelta Civica

 



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