Una coppia sull’orlo di una crisi di nervi decide di lasciarsi scrivendosi due letterone ee acquistando ambedue, una dopo l’altro, un’intera pagina del Corriere della Sera. Il marito accusa pubblicamente la moglie di averlo tradito; lei lo ammette, ne spiega i motivi e gli dice anche con chi lo ha fatto. Pare che avessero finito le cariche dei telefoni cellulari, mentre si avvicinava la terza settimana del mese, quando le famiglie italiane non riescono più a sbarcare il lunario.
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L’incontro di Cernobbio del Club Ambrosetti si è concluso al canto di una celebre canzone di Lucio Dalla. Tutti lì in piedi ad intonare, battendo ritmicamente le mani: ‘’Sarà due volte Natale e festa tutto l’anno’’ con riguardo al 2015. Le recenti flessioni (impreviste) della produzione industriale sembrano non preoccupare la Confindustria il cui Centro Studi scrive che ‘’l’intonazione del trimestre rimane comunque positiva. In febbraio è possibile un rimbalzo dell’attività anche più forte di quello stimato’’. Ma Giorgio Squinzi, in un’intervista, smorza gli eccessivi entusiasmi quando afferma – nel suo ufficio, tra i gagliardetti del Sassuolo di cui è proprietario e quelli del Milan di cui è tifoso – che ‘’un conto è non essere più in recessione un conto è avere una buona crescita attorno al 2%’’.
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Spulciando nel nostro archivio personale ci siamo imbattuti nel Rapporto 2008 della Commissione tecnica per la finanza pubblica. In quel documento il ‘’quadro delle criticità’’ del nostro sistema educativo veniva descritto con riferimento alle ‘’anomalie evidenti nei confronti di analoghi sistemi educativi dei principali paesi sviluppati, sistemi caratterizzati da livelli di performance media più elevati, minore dispersione negli apprendimenti tra gli studenti e minore dispersione negli studi’’. La principale anomalia del nostro sistema, rispetto alla media Ocse – proseguiva il Rapporto – ‘’è rappresentata dalla presenza di un numero di docenti, molto più elevato’’, con una spesa per l’istruzione pubblica di uno studente più alta del 15% (5,2mila euro contro 4,6mila). Possiamo davvero credere che in pochi anni il ‘’quadro delle criticità’’ sia cambiato a tal punto da imporre addirittura la stabilizzazione degli insegnanti precari?
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La Fiom diventa il soggetto promotore di una ‘’coalizione sociale’’. Ma che cosa era stata fino adesso? Certo non un sindacato, ma l’organizzazione leader dei c.d. ‘’movimenti’’. L’operazione di Maurizio Landini è soltanto una banale trasformazione di una coalizione di fatto in una società a (ir)responsabilità limitata.
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Le Francescheidi
‘’Chi sono io per non potermi permettere un Giubileo ad personam ?’’