Il Vaticano torna alla Biennale di Venezia. Innanzitutto per superare il “doppio divorzio”, avvenuto nel corso degli anni, tra arte e sacro e tra arte “colta” e fruizione popolare. E’ con questo intento che la Santa Sede sarà presente alla Biennale con un proprio padiglione, intitolato “In Principio… la Parola si fece carne”. Un titolo che ha avuto la benedizione di Papa Francesco.
Il percorso condurrà dall’Antico al Nuovo Testamento, facendo del logos e della carne i termini di una relazione costantemente in atto, come ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio della Cultura e commissario del padiglione della Santa Sede. Il porporato ha voluto che venisse sviluppato il tema del “Principio”, passando dal riferimento alla Genesi dell`edizione 2013 a quello del Prologo del Vangelo di Giovanni. L’inaugurazione ufficiale del padiglione avverrà venerdì 8 maggio. Criteri di sobrietà ed economicità hanno guidato la progettazione e l`allestimento del Padiglione, a cura dell’architetto Roberto Pulitani.
I costi della presenza del Vaticano alla Biennale di Venezia saranno interamente sostenuti da un gruppo di sponsor dei quali è capofila Intesa San Paolo: “Stiamo ancora definendo i costi, ma penso che saremo su 400 mila euro, tutto per sponsorizzazione”, ha detto Ravasi.
“Tre gli artisti, tutti giovani, di diversa provenienza, esperienza, visione etica ed estetica, chiamati a dare corpo all’idea evocata nel Prologo del Vangelo di Giovanni”, ha spiegato Micol Forti, responsabile della collezione Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e curatore del padiglione della Santa Sede. Si tratta di Monika Bravo (1964), nata e cresciuta in Colombia, oggi vive e lavora a New York; la macedone Elpida Hadzi-Vasileva (1971), attualmente vive e lavora a Londra; il fotografo Mario Macilau (1984), nato e cresciuto a Maputo, in Mozambico, dove abita. Presente in conferenza stampa anche Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia.
E martedì prossimo lo stesso cardinale Ravasi presenterà il padiglione della Santa Sede a Expo 2015, in una conferenza stampa insieme al portavoce della Cei, monsignor Domenico Pompili, e al vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale nella Diocesi di Milano, monsignor Luca Bressan. Per l’apertura del padiglione bisognerà attendere l’8 maggio.