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Pensioni, cosa fare dopo la sentenza della Consulta

Non ha senso incolpare Elsa Fornero di una misura che fu voluta da tutto il governo Monti e che fu approvata a grande maggioranza dal Parlamento.

Con la sentenza sul blocco della perequazione automatica (che in due anni costò ai pensionati circa 8 miliardi) la Consulta non ha voluto bocciare il ricorso a siffatte misure che sono state adottate anche in passato senza rilievi di carattere costituzionale.

La Corte ha criticato il fatto che, nel 2011, si siano colpite anche le pensioni medio-basse mettendo in discussione il principio costituzionale della adeguatezza. Il governo ha la possibilità di rimodulare la norma rendendola più equa.

Comunque la sentenza è anche un segnale per gli apprendisti stregoni che non esitano ad avanzare proposte (come quella del ricalcolo con il metodo con il metodo contributivo) che mettono in discussione i diritti acquisiti.

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