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La lezione di Renzi allo scassato Labour britannico

David Cameron ha vinto. E così, anche in Gran Bretagna, la sinistra arriva seconda! Prendiamone atto: la sinistra non ha più niente da dire e quel poco che dice spaventa i moderati per populismo e incompetenza. Così non vincerà mai più in un Paese avanzato dell’Europa. La sinistra non esiste più come modello propulsivo e come alternativa di governo: o è un fallimentare e anti europeo aggregato di populismo incompetente (Grecia, Spagna) o è una riserva minoritaria balbettante di formule socialiste vecchie e anchilosate (Francia, Gran Bretagna, Germania).

Il socialismo europeo, con buona pace di noi vecchi riformisti, è defunto: con più o meno nobiltà. Il nuovo modello? Il centrosinistra. Che guarda al centro, ai moderati e al ceto medio che vuole meno tasse, crescita economica, stabilità, tranquillità, sicurezza e governabilità. Sarà pure fortunato, ma la profezia di Renzi si avvera: con l’Italicum e il partito della Nazione, lui diventa veramente, lo si voglia o no, un modello per la scassata, inconsistente e balbettante sinistra europea. Lo dovranno copiare in molti. Ci piaccia o no. I saggi della minoranza Pd, se intendono avere una funzione nazionale, non coltivino illusioni identitarie e scissioniste.

Non indulgano a lisciare il pelo a disastrose illusioni. Facciano capire ai giovani colleghi, che in cuor loro lo sanno, che il secolo della sinistra è davvero finito, che il populismo, il parasindacalismo, l’antieuropeismo, oltre che di destra, sono minoritari. Un cane morto. E che a poter vincere in Europa può essere solo una cosa meno di sinistra e più di centrosinistra: moderata, anti tasse, pro-business, per la crescita, maggioritaria e custode di governabilità.

Renzismo, insomma, magari correggendo i difetti di Renzi.



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