Anche questa volta, dunque, Vladimir Putin e Silvio Berlusconi hanno deciso di confermare i loro speciali rapporti di amicizia. Il presidente russo ha infatti voluto cogliere l’occasione della sua visita a Roma per incontrare domani anche l’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, oltre a Papa Francesco e al nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La diplomazia privata, e un po’ anche quella politica, ce l’ha fatta, nei suoi tentativi di conciliare le agende dei due amici, come anticipato da Formiche.net.
Già nei preparativi del viaggio in Italia Putin aveva voluto mandare un segnale chiaro di solidarietà a Berlusconi, al termine di una lunga intervista rilasciata nei suoi uffici del Cremlino al Corriere della Sera, e pubblicata sabato 6 giugno.
Interrrogato dal direttore del giornale Luciano Fontana sulle difficoltà incontrate, in Russia e fuori, dai suoi oppositori, alcuni dei quali peraltro morti in circostanze inquietanti, pur se non citati esplicitamente nell’intervista per ragioni evidentemente di riguardo, il presidente russo aveva risposto: “Nella lotta con gli avversari si ricorre a diversi mezzi. Basta ricordare la recente storia dell’Italia”. La storia, cioè, delle tante vicende giudiziarie che hanno accompagnato e complicato l’attività politica di Berlusconi, al governo ma anche all’opposizione.
Di queste vicende Berlusconi in persona ha spesso parlato, lamentandosene, anche in occasione di incontri e vertici internazionali. Il presidente americano Barak Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno sempre opposto alle sue proteste indifferenza o disagio. Putin invece le ha sempre condivise, attribuendo ai processi a Berlusconi una valenza soprattutto politica.
Il nuovo incontro voluto da Putin con Berlusconi suona come un assist all’amico anche nell’attuale tentativo di difendere e rilanciare il suo ruolo come federatore dei moderati italiani, specie dopo il successo del proprio consigliere politico Giovanni Toti, sostenuto anche dalla Lega di Matteo Salvini e da Angelino Alfano, nelle elezioni regionali di Liguria.
Berlusconi, dal canto suo, non si lascia scappare occasione per ricambiare la solidarietà di Putin sul piano politico, contestando per esempio le sanzioni praticate dall’Occidente contro la Russia, e particolarmente sostenute dalla Casa Bianca, per la crisi ucraina.