Duecento anni dopo la famosa battaglia di Waterloo, che vide la definitiva sconfitta di Napoleone Bonaparte a opera delle Potenze Alleate e segnò la fine dell’Impero Francese, il Museo Napoleonico di Roma ricorda il bicentenario ripercorrendo la memoria di quel giorno.
Giovedì 18 giugno la sede museale dedicata ai cimeli napoleonici, in gran parte provenienti dalla collezione del conte Giuseppe Primoli, donata alla città di Roma nel 1927, sarà infatti animata, nel corso della giornata, da tre straordinarie iniziative all’insegna di arte e cinema, promosse dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Il primo appuntamento della giornata si svolgerà a mezzogiorno con l’inaugurazione della mostra “Bees” del canadese Josh Thorpe (Toronto 1972). In esposizione una serie di creazioni, tra lavori su carta e citazioni testuali su superfici in vetro, trasparenti e specchianti, con le quali Thorpe, artista concettuale, intende inserirsi lungo il percorso museale creando un suggestivo dialogo tra antico e contemporaneo. Filo conduttore è il simbolo araldico delle api napoleoniche. Emblema di immortalità e di resurrezione, scelto da Napoleone per collegare la nuova dinastia alle origini stesse della Francia.
Nel pomeriggio, il Museo ospiterà una conferenza di Lucia Pirzio Biroli Stefanelli dedicata alla famosa Waterloo Medal (Medaglia di Waterloo) realizzata da Benedetto Pistrucci, incisore italiano di monete, medaglie e medaglioni attivo a Londra, in occasione della sconfitta napoleonica, della quale il Museo conserva un raro esemplare.
Ultimo appuntamento, in serata, con la proiezione del film “Waterloo” (1970) del regista russo Sergej Bondarchuk. Prodotto da Dino De Laurentiis, il film ripercorre con estrema precisione storica gli avvenimenti che seguirono l’abdicazione di Napoleone, il 6 aprile 1814: il breve esilio all’Elba, il ritorno a Parigi, fino alla definitiva sconfitta di Waterloo. Tra gli interpreti della pellicola, Rod Steiger nella parte dell’Imperatore (un Napoleone tra i più realistici tra quelli visti sul grande schermo), Orson Welles in quella di Luigi XVI e Christopher Plummer nelle vesti di Wellington.