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Ucraina, ecco le vanterie della Russia sugli affari (veri?) con Dassault

La news agency governativa Sputnik, si “vanta” di essere riuscita a bypassare i divieti imposti dalle sanzioni per la crisi ucraina. Sul suo sito, l’organo russo spiega che la Dassault Systemes, filiale della francese Dassault Group, sviluppatore dei software per modelli 3D, si sarebbe mostrata disponibile ad aiutare la Russia a creare una sua portaelicotteri del tipo Mistral. Una notizia assolutamente improbabile per molti analisti, che la considerano piuttosto l’ennesimo tentativo del Cremlino di aprire una breccia nel fronte europeo, unito – almeno ufficialmente – nel voler punire economicamente Mosca per l’aggressività mostrata verso Kiev.

L’AFFARE SALTATO

Due navi avrebbero dovuto essere consegnate alla Russia, con un guadagno di 1,25 miliardi dollari da Mosca. Tuttavia, sotto la pressione degli Stati Uniti e dell’Unione europea, la loro vendita è stata rimandata, forse a tempo indeterminato.

IL POSSIBILE RISARCIMENTO

Proprio alla fine del mese scorso, dopo un lungo braccio di ferro, la Marina russa aveva deciso di rinunciare alle navi da guerra francesi. I negoziati, si disse allora, si erano spostati sulle compensazioni economiche, come aveva sottolineato sempre a RIA Novosti il vicedirettore della commissione Militare-industriale russa Oleg Bochkarev. Secondo quanto riportato dall’agenzia, Parigi avrebbe offerto 748 milioni di euro di risarcimento.

LA PROPAGANDA DI SPUTNIK

Per Sputnik, la notizia di una possibile collaborazione “parallela” tra Dassault e la Difesa russa sarebbe arrivata lunedì scorso direttamente dai vertici della società transalpina, in particolare dal vice presidente della società con delega alla produzione per la difesa e aerospaziale Michel Tellier, come ha riportato “RIA Novosti”, la fonte citata dal sito.

LE PRESUNTE INTESE

“In conformità con i nostri obblighi internazionali e per continuare il lavoro svolto da più di dieci anni di collaborazione, possiamo offrire le nostre tecnologie e le soluzioni più avanzate nel campo della modellazione 3D ai cantieri navali russi e diventare un partner tecnologico prezioso nella sua strategia di sviluppo,” avrebbe detto Tellier al Paris Air Show a Le Bourget, rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile aiuto alla Russia nella costruzione di un’analoga Mistral. Parole che, però, non è possibile rintracciare altrove in questo momento.

GUERRA DI NARRATIVA

Per ora non vi sono conferme o smentite ufficiali da parte dell’azienda. D’altronde il confine tra notizia e propaganda è spesso sottile, a volte invisibile, come aveva denunciato nei giorni scorsi il New York Times, mettendo a nudo e condannando l’uso – per così dire – troppo disinvolto dei media da parte di Mosca. Perciò non stupisce che in una guerra di narrativa e disinformazione, come quella condotta secondo molti osservatori dalla Russia in Ucraina, Mosca giochi anche queste carte.

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