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Attenzione, rischio stangata sulla casa con il nuovo catasto

E’ noto che, pur essendo un esponente della minoranza parlamentare, non ho mai fatto polemiche gratuite, faziose e pretestuose nei confronti del governo. Semmai, per 16 mesi, da quando la legge-delega fiscale è entrata in Gazzetta Ufficiale, ho incalzato l’esecutivo ad attuarla, mentre il governo ha perso fin troppo tempo, e a mio avviso non ha neppure colto gli aspetti più strategici della delega.

Vedremo gli schemi di decreti delegati che saranno adottati oggi. Ma, al di là del rischio che un affastellarsi di provvedimenti possa portare il Parlamento a un esame abborracciato (dopo che il governo ha sciupato così tanto tempo….), esiste una profonda preoccupazione di merito.

Da relatore della delega fiscale, nonché come estensore delle sue parti più innovative e pro-contribuenti, sono in particolare preoccupato per l’attuazione delle norme sul catasto.

Nell’art. 2 della legge delega ho personalmente scritto principi invalicabili pro-contribuenti. Ora non basta una aderenza formale a quei principi, ma con la riserva mentale di aggirarli nella sostanza.

Inutile girarci intorno. Da settimane, circolano stime (anche in sede governativa) terrificanti in termini di aumenti di gettito. Se qualcuno pensa, in un settore (quello dell’edilizia) che è già devastato a livello fiscale, di creare le basi per una ulteriore tosatura dei contribuenti, sappia che andrà incontro a una reazione durissima dei cittadini.

Sarebbe un errore politico devastante. Che mi auguro governo e maggioranza (nel loro stesso interesse) non vogliano commettere.



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