Per l’immaginario collettivo, satelliti e droni sono strumenti militari, collegati alla sicurezza e alla difesa. Il ruolo che questi potrebbero avere nella protezione dell’ambiente e del territorio è forse ancora sconosciuto ai non addetti ai lavori. Eppure droni e satelliti possono aiutarci ad affrontare problematiche di portata globale come l’inquinamento, i cambiamenti climatici e l’adeguato utilizzo delle risorse.
EVENTO EXPO
L’altra faccia di questi strumenti, quella “civile” per intenderci, è stata presentata dal gruppo Finmeccanica due giorni fa nel corso del convegno “Proteggiamo la nostra terra dall’alto: dai satelliti ai droni” tenutosi in Expo e al termine del quale il presidente e l’amministratore delegato di Finmeccanica, rispettivamente Gianni De Gennaro e Mauro Moretti, e il Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, hanno firmato la carta di Milano.
(LE FOTO DELL’EVENTO ALL’EXPO CON DE GENNARO E MORETTI)
LE PAROLE DI MORETTI
“Abbiamo voluto presentare la nostra parte civile – ha spiegato Moretti – perché spesso Finmeccanica è descritta come un’impresa che si occupa di armi. E’ vero, ma il nostro sviluppo è “dual use”, cioè orientato sia alla possibilità di muoverci nell’ambito militare, sia orientato alla possibilità di muoverci in quello civile”. La sfida – ha aggiunto Moretti – è riuscire a farlo in maniera efficiente ed ecosostenibile.
I NUMERI DEL SETTORE
Il settore dei sistemi aerei a pilotaggio remoto è considerato, in prospettiva, uno dei più dinamici nell’ambito dell’aerospazio, con un valore cumulato pari a circa €45 miliardi nei prossimi dieci anni e un tasso di crescita annuo pari a oltre il 5% nel medesimo periodo. Tali sistemi possono trovare sempre maggiore applicazione in ambiti di pubblica utilità, anche se resta ancora da definire, nell’ottica di un loro utilizzo estensivo, il requisito della certificazione in spazi aerei non segregati.
(LE FOTO DELL’EVENTO ALL’EXPO CON DE GENNARO E MORETTI)
LE CARTE DI FINMECCANICA
Certo, pensare che un drone o un satellite possa aiutarci a comprendere come utilizzare al meglio territorio e risorse pare impensabile, fino a 20 anni fa era infatti un miraggio, oggi è invece una realtà. Ha spiegato ancora Moretti: “Finmeccanica dispone di un portafoglio di tecnologie e prodotti in grado di rispondere efficacemente alle sfide associate allo sviluppo e dalla gestione sostenibile dell’ambiente, degli ecosistemi e dei territori”. In un mondo in cui l’infinità delle risorse (acqua, aria e suolo) pare subire una limitazione è necessario infatti investire in una adeguata rieducazione del pianeta finalizzata alla riduzione degli sprechi. In questo ambito, infatti, il gruppo vanta tecnologie che spaziano dai sistemi satellitari per l’osservazione della Terra e la geolocalizzazione a radar e sensori, dai sistemi per le comunicazione sicure ad aerei ed elicotteri per interventi sul territorio, fino ai velivoli a pilotaggio remoto per operazioni di sorveglianza, identificazione e intelligence.
GLI OBIETTIVI
Oggi, ad esempio – rileva Finmeccanica – è possibile effettuare il telerilevamento satellitare e utilizzare radar e sensori per la realizzazione di sempre più accurate previsioni metereologiche, o il monitoraggio satellitare di aree marine protette o a forte rischio idrogeologico, anche attraverso rilievi iperspettrali. E’ possibile acquisire immagini e dati da sensori aeroportati, integrati su elicotteri, aerei o sistemi a pilotaggio remoto, che permettono la valutazione qualitativa e il rilevamento di eventi inquinanti di acque, aria e terreni, o utilizzare l’imaging satellitare per la mappatura di terreni agricoli, di colture e di aree forestali.