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Che cosa penso del caso Crocetta

Avvinghiato in una trepidante milonga con Stefano Fassina (chi?), Renato Brunetta si lascia scappare un ‘’mi ritrovo ad aver paura di questa Europa che ha trattato la Grecia come aveva trattato il mio governo nel 2011’’. In realtà, in quella circostanza tragica, l’Unione europea, insieme alla Comunità internazionale, promuovendo l’uscita di scena del Governo Berlusconi ormai in caduta libera, impedì che l’Italia arrivasse a marce forzate nella condizione della Grecia. Con quell’intervento gli italiani hanno evitato le file davanti ai bancomat e sono riusciti a salvarsi, da soli, dalla bancarotta.

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Se ad Atene ci fossero dei sosia di Mario Monti e di Elsa Fornero e ad essi fosse stato affidato il governo di quel Paese non ci sarebbe stata nessuna ‘’crisi di fiducia’’ tra l’Unione e la Grecia.

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Non ho simpatia per Rosario Crocetta come per tutti quelli che Leonardo Sciascia definiva ‘’professionisti dell’Antimafia’’. Ma mi sembra eccessivo che Crocetta sia chiamato a rispondere di un’affermazione infelice fatta da un suo interlocutore telefonico. Adesso inventeranno anche il reato di ‘’concorso esterno in telefonata a delinquere’’.

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Chi è nella posizione di Giorgio Napolitano, che è stato a lungo parlamentare e ha ricoperto tanti ruoli istituzionali fino alla Presidenza della Repubblica, non dovrebbe scaldarsi tanto, alla sua età veneranda, nel fornire degli assist al Governo, fino ad affermare che il bicameralismo paritario ‘’ha contribuito a generare mostri’’. Quali, di grazia? Intanto, a noi sembra un mostro un Senato trasformato in una bocciofila delle Regioni.

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