Mercoledì l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto pensioni, convertendolo in legge senza modifiche rispetto al testo già approvato dalla Camera.
Il risultato della consultazione è stato di 145 voti favorevoli, 97 voti contrari e un astenuto. Il decreto è stato adottato dal governo dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps per il 2012 e 2013.
COSA CAMBIA
Il mese prossimo un pensionato su tre, all’incirca 4,4 milioni di persone, riceverà dall’Inps il “bonus Poletti”. Il governo ha previsto una restituzione parziale con quote variabili a seconda del livello della pensione rispetto al minimo.
IL COMMENTO DI CONFEDIR
La misura è stata ribattezzata da Michele Poerio, Segretario Generale Vicario Confedir, in “malus Renzi”. “Si tratta dell’ennesima ruberia perpetrata a carico dei pensionati che non riceveranno nemmeno quanto dovuto fino a circa 3.000 euro, mentre nulla spetterà ai percettori di pensioni superiori a tale cifra”, ha dichiarato Poerio.
“A ciò si aggiunga – ha aggiunto Poerio – che la prossima legge di stabilità sicuramente prevedrà ulteriori penalizzazioni sulle pensioni come da proposte del Presidente Inps Boeri”.
Il Segretario Generale Vicario Confedir si è rivolto poi al premier: “I pensionati, sappia il Presidente Renzi, sono furibondi e se ne renderà conto sicuramente alle prossime elezioni”, anticipando che “si riaprirà un enorme contenzioso giudiziario e gli uffici legali della Federspev e della Confedir, in accordo con altre confederazioni, stanno già lavorando in tale direzione”.