I governatori repubblicani fanno la fila per candidarsi alla nomination per Usa 2016: dopo quello del Wisconsin Scott Walker, sceso in campo la settimana scorsa, ecco quello dell’Ohio John Kasich (nella foto). In tutto, fanno 16 candidati repubblicani, di cui quattro governatori in carica: a questo punto, lo schieramento, in vista del primo dibattito fra contendenti repubblicani, in calendario il 6 agosto, potrebbe essere completo. Anzi, dopo il 6 agosto c’è chi pronostica già dei ritiri, anche se l’estate pare molto presto per tirarsi indietro.
“Sono qui per chiedere le vostre preghiere, il vostro supporto e i vostri sforzi perché ho deciso di correre per la presidenza”, ha affermato Kasich, 63 anni, un assoluto outsider, nel discorso con cui ha formalizzato la sua candidatura. Kasich si presenta come un moderato, quasi come una voce indipendente nell’affollato panorama repubblicano e ha nel suo curriculum il consolidamento fiscale ma anche programmi a sostegno dei più bisognosi. “Il sole sta sorgendo, ve lo assicuro: ho le capacità, ho l’esperienza e ho fatto i test che ti preparano per il più importante lavoro del mondo”, ha dichiarato, ricordando di aver lavorato anche per l’ex presidente Ronald Reagan.
Ufficializzando la propria candidatura, Walker, 47 anni, uno che invece ha possibilità di successo, aveva detto, il 13 luglio, prima in un video e poi in un evento a Waukesha, appena fuori Milwaukee: “Ci sono. Mi candido alla presidenza perché gli americani meritano un leader che combatta e vinca per loro”. Walker – molto apprezzato dall’ala conservatrice repubblicana – s’è fatto conoscere soprattutto per un durissimo braccio di ferro con i sindacati dei dipendenti pubblici, da cui è uscito vincitore. Eletto governatore nel 2010, ha ottenuto un secondo mandato lo scorso novembre.