Via libera dal governo americano all’aggiornamento di 50 vecchi modelli di elicotteri Apache da parte di Boeing e altre compagnie d’Oltreoceano per andare incontro alle necessità delle forze aeree del Regno Unito.
I TERMINI DELL’ACCORDO
L’intesa – spiega Reuters – costerà alle casse di Londra circa 3 miliardi di dollari, l’equivalente di un miliardo e 950 milioni di sterline.
I PASSI VERSO IL DEAL
A dire preliminarmente sì all’operazione è stata la Pentagon Defense Security Cooperation Agency, che sovrintende le vendite di armamenti all’estero e che il 26 agosto ha comunicato la sua scelta ai legislatori statunitensi. Ora i parlamentari hanno 15 giorni di tempo per bloccare la cosa, sebbene – rimarcano gli esperti – questo genere di situazione sia piuttosto inusuale: ogni affare e le sue implicazioni vengono accuratamente controllati prima di procedere al loro compimento.
LE CARATTERISTICHE
Nello specifico, rivela Flightglobal, l’accordo prevede la rigenerazione di elicotteri d’attacco AgustaWestland/Boeing Apache AH1 dell’esercito britannico (realizzati dalla compagnia italo-inglese su licenza del gigante di Seattle), per conferire loro le caratteristiche dei più evoluti AH-64E. L’attività di ammodernamento sarebbe guidata da Boeing e vedrebbe la presenza di un altro supplier chiave come Lockheed Martin. Le migliorie includerebbero 110 motori General Electric T700-701D – che sostituirebbero l’attuale Turbomeca RTM322s – sistemi di acquisizione, navigazione e allarme missilistico, sensori di visione notturna e radar.
A COSA SERVIRANNO
Per il Regno Unito, questa operazione servirà a rinnovare le proprie forze aeree per meglio affrontare missioni anti terrorismo e contro la pirateria e al tempo stesso avere una maggiore interoperabilità con quelle americane. Visto dagli Usa, invece, l’affare è innanzitutto un modo per rafforzare un alleato strategico nella Nato e in tanti teatri di instabilità in giro per il mondo.
GLI ALTRI PROGETTI
Non solo: l’intesa potrebbe non essere l’ultima dell’anno in corso nel settore dell’ala rotante. A Londra ci s’interroga anche sul futuro della flotta di elicotteri AH-64D, che si troveranno presto ad affrontare problemi di obsolescenza. Nuove acquisizioni non sono escluse e saranno definite con molta probabilità nel documento di revisione strategica di difesa e sicurezza del Regno Unito che verrà diffuso a ottobre. I colossi degli armamenti sono alla porta.