C’è grande attesa per il pacchetto legislativo sull’immigrazione che verrà presentato mercoledì prossimo dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di fronte all’emiciclo di Strasburgo.
LA BOZZA IN FIERI
Il pacchetto immigrazione sembra essere la soluzione dei problemi legati all’immigrazione e al traffico di esseri umani, ma gli addetti ai lavori fanno notare che i contenuti non saranno tanto lontani da quelli del regolamento di Dublino. Certo ci sarà qualche cambiamento, ma l’Europa continua a fare distinzione tra profughi e migranti economici.
LA DECISIONE DI MERKEL
Per i tedeschi l’Europa ha già fallito sul tema immigrazione, e sul fronte lotta agli scafisti, e dopo gli esodi degli ultimi mesi corre ai ripari perché il problema non è più solo italiano, maltese o greco, ma è diventato anche un problema della Germania, e dell’Europa continentale. Ed è significativa l’accoglienza avvenuta a Monaco dei profughi siriani, per la decisione di Angela Merkel.
QUESTIONE ORBAN IN CASA PPE
La famiglia PPE, nonostante gli screzi degli ultimi mesi, arriva anche a “giustificare” in alcuni riunioni riservate il premier ungherese Viktor Orban, commentando che controllare la frontiera con la Serbia non è sbagliato, certo i metodi non sono quelli giusti, ma in fondo Orban protegge gli ungheresi che hanno già accolto quasi 1 milione di profughi ucraini.
LA POSIZIONE DELL’EST EUROPA
I leader dei Paesi nordici e dell’est ricordano agli altri che alcuni Paesi (tra i quali l’Italia) non hanno rispettato le regole stabilite dal regolamento di Dublino che prevede l’immediata identificazione dei profughi, appena arrivati. Inoltre gli svedesi fanno notare che nei sondaggi l’estrema destra svedese è arrivata al 25%, perché i cittadini si vedono minacciati dalla questione immigrazione.
COSA DICONO GLI OLANDESI
Anche l’Olanda (che in passato ha già dimostrato la sua poca inclinazione europeista, per il voto nel referendum contro il Trattato di Lisbona) teme il giudizio dell’opinione pubblica, che si attende delle risposte concrete dall’Europa.
IL DOSSIER QUOTE
Rimane ancora controversa la questione quote di migranti da distribuire perché, come scritto in questi giorni, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Polonia e l’Ungheria, non vogliono quote obbligatorie.
LE DECISIONI DI CAMERON
Il premier inglese David Cameron invece ha deciso nelle ultime ore, contrariamente a quanto detto negli ultimi giorni, di accogliere “15 mila migranti”, ma fa sapere che arriveranno dai campi profughi in Medio Oriente, quindi non accetterà quote di profughi provenienti da altri Paesi europei (questo per scoraggiare le partenze illegali).
IL NODO DELLE SANZIONI
Un’altra questione controversa, rimane quelle delle sanzioni da far scattare contro gli Stati membri non rispettino le quote; su questa questione la maggioranza dei Paesi della UE (in particolare Nord Europa ed Est Europa) sono contrari, quindi probabilmente il duo Merkel-Hollande non riuscirà a far passare la proposta.
LO SCENARIO
Una cosa è certa il nuovo pacchetto immigrazione potrà aumentare le quote di profughi da dividere tra i vari Paesi, chiarire e attribuire maggiori poteri a Frontex, far scattare eventuali sanzioni contro chi non accoglierà i profughi, ma l’obbligo di identificazione rimarrà, cosi come rimarrà la distinzione tra profughi e migranti economici (clandestini).