Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha invitato la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande a intervenire il 7 ottobre di fronte all’emiciclo di Strasburgo.
Schulz ha dichiarato che “l’UE sta affrontando immense sfide ed è necessario un forte impegno dei Leader europei” quindi secondo il Presidente dell’europarlamento l’intervento congiunto della Merkel e di Hollande “è un importante segnale perché testimonia che questo impegno verrà preso di fronte all’Istituzione europea democraticamente eletta” e cioè il Parlamento europeo.
L’ultima presenza di due leader, contemporaneamente,risale al 1989 quando il Cancelliere Helmut Kohl e il presidente François Mitterand si ritrovarono insieme al Parlamento europeo, ma era un momento storico particolare: gli addetti ai lavori testimoniano che il Cancelliere si era recato a Strasburgo quasi per rassicurare l’UE sulle intenzioni europee della Germania federale. Era da poco caduto il muro di Berlino e i Paesi dell’asse comunista erano in fermento.
Adesso l’Unione europea si è allargata a quei Paesi e la sfida del momento si chiama immigrazione, quello che non è chiaro ai “testimoni” di quasi 20 anni fa è “a che serve avere un presidente della UE, un presidente della Commissione europea, un ministro degli Esteri europeo (in gergo Alto Rappresentante) se poi in plenaria arriva Merkel a prendere impegni per tutti”?
Trattandosi inoltre di immigrazione forse – notano alcuni osservatori – sarebbe stato più opportuno invitare i leader dei due Paesi principalmente esposti ai flussi migratori del momento, ovvero Italia e Grecia.
E’ ormai chiaro a tutti – rimarca un addetto ai lavori – che il governo dell’Europa si chiama Germania, e quindi la domanda attribuita a Henry Kissinger “chi devo chiamare se voglio chiamare l’Europa” ha trovato finalmente una risposta.
E’ vero, ci sarà anche il presidente Hollande, ma trovandosi l’europarlamento in territorio francese appare più che normale la sua presenza il 7 ottobre a Strasburgo.