Per chi in queste ore frequenta i social, è difficile non essersi imbattuto almeno una volta in #PopeInUS, il popolare hashtag che accompagna la visita negli Stati Uniti del Pontefice, che ieri ha incontrato Obama e oggi parlerà al Congresso. Un viaggio contraddistinto da un entusiasmo popolare, ma anche da alcune polemiche e da fiumi di inchiostro versati per analizzare nel dettaglio la figura di Bergoglio.
UN ERRORE D’INTERPRETAZIONE
Se People ha frugato nella sua vita con occhio benevolo, il dibattito americano sul soglio di Pietro ha portato talvolta a qualche fraintendimento di troppo, a cui lo stesso Papa sta cercando di porre rimedio. Sul volo che martedì lo portava a Washington, Francesco ha risposto a chi in questi mesi ha criticato le sue posizioni definendolo troppo liberal (quando non proprio comunista…). “Non ho detto nulla di più di quanto c’è nella dottrina sociale della Chiesa”, ha replicato, cercando di chiudere il caso una volta per tutte. Ci riuscirà, ma il cortocircuito era forse prevedibile.
LA COPERTINA DI NEWSWEEK
Gli Usa sono piuttosto sensibili quando si parla di capitalismo, un argomento affrontato criticamente nell’ultima Enciclica di Bergoglio, Laudato si’, come ha ricordato Maria Antonietta Calabrò. A testimoniarlo c’è la copertina che il settimanale Newsweek, uscito nelle edicole di mezzo mondo in concomitanza con il suo arrivo, ha riservato al Pontefice: copertina nera, foto di Francesco e una domanda: “Il Papa è cattolico?”. Nonché un dossier nel quale il magazine cita un sondaggio Gallup secondo il quale Bergoglio sarebbe sgradito al 55% di chi, in America, è su posizioni politiche conservatrici. L’entusiasmo del candidato socialista Bernie Sanders raccontato sul Foglio da Mattia Ferraresi ha fatto il resto.
IL DIBATTITO SU BERGOGLIO
Non è tuttavia il solo. Sempre il Foglio ha posto in evidenza che se da un lato “la Casa Bianca è molto accorta nel depoliticizzare Francesco”, dall’altro ampi settori democratici, repubblicani e persino anti sistema fanno a gara per salire sul carro del Pontefice, interpretandone il messaggio nel modo che li è via via più congeniale, alimentando così il quesito: ma questo Papa è di sinistra o no?
CHI DICE SÌ…
Secondo il Washington Post ci sono pochi dubbi sul fatto che Bergoglio parli da liberal. Il concetto di “globalizzazione dell’indifferenza”, il perdono per le donne che praticano l’aborto, l’Enciclica sulla salvaguardia dell’ambiente e altri punti elencati dal quotidiano della capitale dimostrerebbero questa tesi.
…E CHI DICE NO
Per altri, invece, come il National Review, è un falso mito. Anzi, il Pontefice sarebbe stato più volte “frainteso” o le sue frasi estrapolate dal contesto, mutandone il senso. Ad esempio, scrive la rivista, “Francesco non ha fatto riferimento al capitalismo come “sterco del diavolo”, ma parlava invece di idolatria delle cose materiali”. Non solo. Nonostante le aspettative, rimarca la rivista, di fatto il Papa “non ha cambiato la dottrina cattolica su nessuna delle questioni morali che lo dividono da progressisti” (martedì il New York Times ha chiesto al Pontefice di permettere la contraccezione per i cattolici e Francesco è in grande sintonia con la Chiesa americana che è stata decisiva nella sua elezione e che si oppone al finanziamento del colosso americano di cliniche per gli aborti Planned Parenthood, con in prima fila il cardinale Sean O’Malley, uno dei membri del Consiglio dei Nove (C9) di Bergoglio.
GEOPOLITICA E AMBIENTE
Ma il dibattito non verte solo su questo. In un’intervista al Corriere della Sera, il segretario di Stato americano, John Kerry (cattolico), ha elogiato Bergoglio su due aspetti che stanno particolarmente a cuore all’amministrazione Obama. La prima è la proiezione di Washington, che col Vaticano ha collaborato con successo al dossier L’Avana. “Siamo incoraggiati dal progresso che registriamo col governo di Cuba su molti fronti diplomatici”. La seconda è il climate change. “Ho letto l’enciclica sui cambiamenti climatici. Ha uno stile inclusivo: è questa capacità a rendere il Papa così convincente”, ha detto il capo della diplomazia Usa, anche se, ha svelato Reuters, le diocesi americane investono nelle compagnie petrolifere. Chissà cosa ne pensa il Papa.
(foto di Gaetano Vallini – L’Osservatore Romano)