Renzi continua ad affermare che il 90% delle “sue” riforme è stato realizzato, in circa 19 mesi. E, a mo’ di esempio, cita la “cancellazione del CNEL”.
Ma il CNEL, pur malaticcio, continua ad esistere e a costare. I consiglieri residui non ricevono, da gennaio, né prebende né rimborsi. Ma al CNEL le spese continuano: spese generali, stipendi del personale – dirigenziale e non – stipendi per i carabinieri e per i guardiani.
Pur mutilata nel vertice (Antonio Marzano è dimissionario), la funzione apicale è attualmente affidata al vice presidente Bosco che, con evidenti difficoltà operative, cerca di svolgere il suo compito istituzionale. Ieri è stata convocata una nuova assemblea, senza peraltro che si sia raggiunto il numero legale. Era presente, infatti, solo la metà dei consiglieri residui (=38), come evidente conseguenza della norma renziana che impedisce, ai suddetti, il rimborso del viaggio dal proprio domicilio al CNEL e ritorno.
Ma, che Renzi lo voglia o no, il CNEL continua a dover soddisfare ad una serie di impegni, fissati dalla legge.
Li elenchiamo:
1) Stesura del documento CNEL sulla legge di stabilità;
2) Creazione di una Commissione “unica” (dalle 4 originarie) che affronti i temi economico-sociali del momento;
3) Attivazione dell’Osservatorio economico-sociale e dell’ONG;
4) Nomina di 3 rappresentanti del CNEL nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione;
5) Nomina del membro del Consiglio Generale degli italiani all’estero (COMITEST).
Insomma alcuni compiti, non del tutto trascurabili.
Fin qui, nulla di nuovo. Ma la notizia “succosa” è un’altra, come rivelato ieri da Formiche.net. Dal primo gennaio 2016 l’ARAN si trasferirà a Villa Lubin perché è scaduto il contratto di affitto dell’ARAN nel palazzo di Via del Corso, n°476.
Secondo voci di corridoio, l’Aran dovrebbe occupare il piano terra di Villa Lubin. Secondo noi ci saranno problemi di spazio e di compatibilità. Dove sarà disperso l’archivio ARAN? Dove si reperiranno le stanze adeguate per le future (si spera) trattative contrattuali? I tornelli serviranno solo per i dipendenti CNEL o verranno estesi anche a quelli ARAN?
Da ultimo, dopo aver disperso la biblioteca CNEL (per occupazione della stessa da parte della PdCM) verrà frammentato anche il ricco patrimonio documentale CNEL, inclusa la banca dei contratti pubblici?