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Rischio professionale, la malpractice

Settimo articolo di una serie di approfondimenti sul rischio professionale (il quinto è possibile leggerlo qui il sesto qui)

• Per capire un fenomeno, bisogna identificarlo

Purtroppo non esistono statistiche serie e dettagliate sulle dimensioni e sulla tipologia del rischio.  Alcuni anni fa, un’accurata analisi del problema è stata fatta dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale S. Carlo di  Potenza (Dr. Maglietta) con i seguenti risultati:

1. Qualità delle cartelle cliniche: buona nell’88 % dei casi; nettamente migliorabile nel 12% dei casi come cronologia, leggibilità, Sdo, numero di pagine compilate.

2. Consenso informato: insufficiente nel 78% dei casi.

3. Richieste di risarcimento: 118 in 11 anni, di cui 7 per fatti penali. Le 111 richieste

per eventi civili erano relative a 93 episodi professionali (86 per danno biologico, 12 per decesso e 18 a fatti extraprofessionali (organizzativi).

4. In 56/93 casi (60%) erano coinvolte strutture chirurgiche (ortopedia=22; chirurgia=13; ginecologia=13; neurochirurgia=8) per complicanze post-intervento.

5. Nel 15% dei casi l’azione penale ha preceduto quella civile.

6. Nel 28% dei casi la colpa desunta era di tipo “omissivo”.

 

Secondo il Dr. Maglietta, negli ultimi  anni il contenzioso legale a Potenza si è ridotto grazie alla creazione di un’unità di risk management, alla mappatura dei rischi ed al ruolo “attivo” delle consulenze medico-legali.

 (7/continua)


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