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Rischio professionale, aspetti organizzativi

Undicesimo articolo di una serie di approfondimenti sul rischio professionale (il decimo è possibile leggerlo qui

Le carenze finanziarie non debbono ulteriormente bloccare la diffusione, a livello di ogni ASL/AULSS italiana, di una Unità di Risk management, clinica e non amministrativa, cui affidare almeno cinque compiti principali:

1. Stesura, codifica e consenso sulle procedure più rischiose;

2. Identificazione delle situazioni a rischio (per carenze strutturali, di personale, di Unità Operativa);

3. Consulenza “preventiva” verso le Unità Operative;

4. Filtro tra il Paziente (lamentele) e l’Unità Operativa;

5. Prima valutazione dell’evento avverso.

L’ASL/ULSS dovrebbe essere obbligata ad attivare una Polizza di assicurazione sanitaria adeguata perché costruita sulle attività realmente svolte; completa; aggiornata e senza rivalsa nei confronti dei sanitari. Al contrario, da qualche anno, anche nelle REGIONI del Nord è invalsa l’abitudine di attivare polizze sanitarie incomplete, che prevedono una franchigia (da 0 a 100.000 o a 500.000 euro) ed una polizza assicurativa regionale, per i valori economici superiori. In pratica, si lascia alle singole aziende sanitarie la copertura del rischio “piccolo e medio” e si affida ad una polizza regionale la copertura dei rischi “maggiori”. Si tratta di una scelta pericolosa perche’ espone il medico ad un’azione di rivalsa da parte della struttura (per i danni lievi-medi) e fa diventare la polizza del medico polizza di primo rischio. Ovvie le conseguenze….

Ogni ASL/ULSS dovrebbe disporre, direttamente o tramite consorzio, di un Ufficio Legale (Civile e Penale) e di un Medico Legale, in grado di fornire pareri preventivi rispetto a potenziali situazioni di rischio, nonché consigli tecnici sulle stesse.

Ogni ASL/ULSS, in stretta simbiosi con i sindacati medici e sanitari, dovrebbe avviare e ripetere (annualmente!)  un serio programma di ECM (teorico-pratico) legato al rischio sanitario.

A fronte di tutto ciò, l’ASL/AULSS potrebbe concordare con la compagnia assicurativa adeguati sconti sulla polizza sanitaria aziendale.

(11/continua)

 


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