Diciassettesimo articolo di una serie di approfondimenti sul rischio professionale (il sedicesimo è possibile leggerlo qui)
L’aggravarsi delle patologie, l’esplosione delle conoscenze, l’ineliminabilità dei rischi, le norme di legge, le carenze organizzative, l’errore in agguato, l’aspettativa dei pazienti, le statistiche, la rivalsa.
Almeno 10 buoni motivi per avere un’assicurazione professionale, non solo individuale, ma anche personale, anzi “personalizzata”,ossia costruita tenendo conto delle attività realmente svolte e di tutti i rischi professionali. Un’assicurazione equa per massimali e per regole; comprensiva di tutela legale e di eventuali periti. Disdicibile e migliorabile con semplicità…
Un’assicurazione che non sia solo un pezzo di carta con clausole misteriose e restrittive, ma sia un servizio… ben prima dell’evento spiacevole … Un consorzio assicurativo nazionale dovrebbe farsi carico dei “rischi sanitari impossibili”, come avviene nel settore automobilistico.
(16/continua)