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Che cosa divide Francia e Germania sulle banche

In area euro la sessione odierna si apre con Borse in rialzo e spread poco variati sulla scia dell´attesa dell´esito del buyback greco. Il consiglio dell´Ecofin di ieri si è chiuso con un nulla di fatto sulla questione della supervisione bancaria, rimandando ogni decisione alla riunione del 12 dicembre.

Restano infatti aperti ancora alcuni dubbi come la ripartizione dei poteri tra Bce e autorità nazionali, il calendario di attuazione e la divisione tra politica monetaria e sorveglianza.

Gli attriti tra Francia e Germania
Sull´argomento continuano i contrasti tra Germania e Francia.  Il ministro delle finanze francese Moscovici ha dichiarato che la Francia è aperta a un compromesso sulla supervisione della Bce sulle piccole banche, punto su cui la Germania è contraria. Per Moscovici la sorveglianza delle piccole banche potrebbe essere assegnata alle banche centrali nazionali, ma la Bce dovrà dare l´approvazione finale su temi ritenuti importanti. La Francia accetterebbe inoltre la rappresentanza anche dei paesi che non fanno parte dell´euro. Per il ministro infatti potrebbe essere messo in piedi un meccanismo dove tutti siano rappresentati ugualmente, senza modificare i trattati che andrebbero incontro a difficoltà politiche e che è comunque inaccettabile per la Francia.

Merkel al terzo mandato
Schauble invece continua a ritenere che l´ultima decisione non può essere lasciata alla Bce e che l´istituto non può vigilare su tutte le 6000 banche dell´area. Intanto ieri la Merkel ha ottenuto dal suo partito la conferma per il terzo mandato a segretario della Cdu con il 98% delle preferenze. La Cancelliera dopo il voto di ieri inizia così ufficialmente la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo autunno.

Le apprensioni spagnole
Secondo il ministro del bilancio spagnolo, Montoro, il Paese quest´anno potrebbe non rispettare il target del deficit/Pil del 6,3%. Per la Commissione europea se si escludono gli aiuti alle banche, il deficit dovrebbe infatti collocarsi intorno al 7%. Secondo Wsj alcune delle principali banche europee (soprattutto del Nord Europa) si stanno preparando a rimborsare alla Bce una parte dei finanziamenti ottenuti attraverso le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Ltro) a partire da gennaio 2013. A tal proposito Commerzbank ha già annunciato che rimborserà 10 dei 16Mld presi a prestito tramite Ltro.

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