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Tutte le trappole di Renzi per la sinistra Pd

Sul Corriere della Sera di venerdì scorso (16 ottobre) Sergio Rizzo ha ricordato che, dall’inizio dell’attuale legislatura, ben 300 parlamentari hanno cambiato casacca. Visto che c’era, l’autorevole giornalista ha colto l’occasione per riavvolgere la moviola all’indietro, stigmatizzando da par suo i passaggi di campo intervenuti nelle passate legislature. Purtroppo non si è spinto fino al 1998 quando Massimo D’Alema riuscì a formare il suo governo grazie ad una vera e propria slavina nella coalizione di centro destra, capitanata da Clemente Mastella e diretta niente meno che da Francesco Cossiga. Addirittura ci scappò, tra i sottosegretari, un ex missino.

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Matteo Renzi ha detto che diminuire le tasse non è né di destra né di sinistra. Vuol dire che è di centro?

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Il padre di Luca Lotti (Marco) ha controfirmato un prestito di 700mila euro (garantito dalla Fidi Toscana, la Finanziaria della Regione) a Child, la società di Tiziano Renzi (padre del premier). È quanto risulta da una denuncia del consigliere del Fli, Giovanni Donzelli. Nulla di male. Se i figli sono amici possono esserlo anche i padri. Poi la Procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo, chiarirà certamente tutto. I principali quotidiani hanno trattato la notizia con grande equilibrio e discrezione, dedicandovi poche righe nelle pagine interne. Anche questo è corretto. Ma se in un’analoga vicenda fosse stato coinvolto in qualche modo Silvio Berlusconi quali sarebbero stati i titoli ?

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A una persona incensurata è proibito di andare al cinema se si chiama Francesco Spada e vive ad Osti?

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Sulla Legge di stabilità, la sinistra dem sta cadendo nuovamente nella trappola di Renzi. Il premier/segretario  ha messo in pista e fatto correre una lepre finta (l’abolizione dell’Imu anche sulle case di lusso e l’uso del contante  fino a 3mila euro); e loro si sono gettati all’inseguimento come levrieri da corsa.

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