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Boeri, solo contro tutti?

C’è da chiedersi se sia normale che un tecnico (Tito Boeri) scelto come capo dell’INPS da questo governo (Renzi in primis) possa permettersi di attaccare chi l’ha collocato in quel posto prestigioso e ben remunerato.

Le cronache giornalistiche e le nostre orecchie hanno preso atto delle dichiarazioni del Prof. Boeri che – forse ancora stravolto dall’ennesimo bilancio in rosso dell’INPS, anche nel 2014 – ha sparato a zero sulla finanziaria e sul Governo (Renzi, Poletti, Lorenzin).

Secondo Boeri, in sintesi: la finanziaria 2016 “trascura” i pensionati “poveri”, quelli che vivono con circa 500 euro al mese. Costoro sarebbero in balia degli eventi per colpa di Renzi, di Poletti e della Lorenzin, che ridurrebbe la loro possibilità di cura, togliendo circa 208 esami dall’elenco generale degli esami utili.

Fino a ieri sera, non si era registrata alcuna reazione da parte dei soggetti investiti da Boeri.

Nessuno che abbia detto a Boeri di starsene buono, nel suo ruolo tecnico.

Nessuno che abbia ricordato a Boeri che “pensioni di 500 euro” pensioni non sono ma solo assistenza, svincolata da contributi o solo molto parzialmente coperta da contributi.

Nessuno che abbia ricordato a Boeri che, se non è d’accordo con chi l’ha nominato, può dimettersi.

Nessuno.

E allora la domanda è: siamo di fronte all’ennesimo gioco delle parti o a una commedia da carro di TESPI?

Stefano Biasioli


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