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Perché le pensioni di anzianità sono ripartite alla grande

Ignazio dimostra/che le firme son copiate/però le “magnate”/si son  fatte a spesa nostra.

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Uno della mia generazione ha visto, fin da bambino, decine di film sulla mitica Legione Straniera (un corpo fondato nel 1831 organicamente inquadrato nell’esercito francese). Ne veniva rappresentato, soprattutto nel secolo scorso, il lato romantico (ricordo un film con un grande Gary Cooper, ripreso persino nell’immortale Amarcord di Federico Fellini, in una scena di cui è protagonista il personaggio della Gradisca). I volontari venivano da ogni parte del mondo per approfittare delle regole di ingaggio che consentivano di fornire anche un’identità fittizia. In questo modo era possibile dare un taglio netto con la vita passata, si trattasse di sfuggire a una condanna penale o di dimenticare una pena d’amore. La sede storica della Legione era in Algeria. Poi dopo l’indipendenza di quello Stato è stata trasferita in Corsica. Di recente la Legione ha costituito un reparto distaccato anche in Italia. Si chiama Ala (Armata legionaria autonoma). La comanda un ufficiale toscano che si è arruolato qualificandosi come Denis Verdini.

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Alla luce del dibattito sulle pensioni e delle critiche alla riforma Fornero è il caso di citare e commentare un brano (tratto dal Monitoraggio sui flussi di pensionamento recentemente reso noto dall’INPS) che spiega i motivi per cui sono tornate a partire alla grande le pensioni anticipate (ex anzianità): ‘’In particolare coloro i quali nel 2011 non sono riusciti ad agganciare il requisito delle quote anche in presenza di anzianità elevata (inferiore comunque a 40 anni), poiché con un’età inferiore al requisito minimo richiesto (60 anni per i dipendenti – 61 per gli autonomi), hanno cominciato quest’anno a raggiungere in misura consistente i 42 anni e 6 mesi di anzianità del trattamento anticipato)’’. Quote? Età minima? Era l’armamentario della riforma Damiano del 2007. Che cosa significa tutto ciò? Semplice. Le regole della riforma Fornero hanno consentito di andare in quiescenza a quanti erano rimasti bloccati da quelle introdotte dal Governo Prodi per superare lo ‘’scalone’’ della legge Maroni. A ciascuno il suo.

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Capita a chi fa informazione di ricevere delle smentite. Ma è possibile farsi smentire la notizia che il Papa ha un tumore al cervello?

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