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Marino, Crocetta e dintorni. Perché il Pd è contraddittorio

La vicenda dell’ex sindaco Ignazio Marino, dalle elezioni alla defenestrazione per scioglimento, mette in forte evidenza come la crisi della politica e, quindi, dei partiti ormai si riverbera sulle istituzioni. A Roma è arrivato il commissario.

Marino fu candidato alle primarie e, poi, alle elezioni comunali con la parola d’ordine “Non è politica ma Roma”. I tutori del candidato, notabili del Pd, ritenevano di contendere così, con l’antipolitica, il terreno guadagnato dai “grillini”. Altri notabili del Pd alla fine della vicenda Marino hanno invece impugnato la bandiera della politica e del partito per licenziare il sindaco. Il quale ci ha messo del suo in questi due anni e mezzo di amministrazione navigando tra l’antipolitica e la politica, tra il partito e l’antipartito.

In Sicilia il presidente della Regione, Rosario Crocetta, nasce sull’antipolitica, ha trafficato con i “grillini”, ha formato quattro governi navigando tra politica e antipolitica anche lui, in un’Assemblea regionale che si è spappolata. Adesso Crocetta è tornato con il Pd e altri partiti. Del resto, anche Bersani affondò la sua candidatura a presidente del Consiglio e anche il suo avvenire politico pensando che fosse possibile giocare la carta del rapporto con i “grillini” e con la “società civile”.

Ora siamo alla vigilia delle elezioni amministrative anche a Napoli, Milano e Roma. La partita elettorale il Pd la gioca ancora una volta sul terreno del dilemma partito e “società civile”, politica e antipolitica. Ma proprio la vicenda romana ci dice che il manico di tutta questa storia è nel Pd di Renzi che vuol essere partito nel PSE ma anche partito “pigliatutti” in Italia usando nella pratica come si è visto, il partito-non partito.

Attenzione, le contraddizioni vanno esplodendo e Roma ci dice proprio questo. Il problema politico è ormai nel Pd ed è aperto ad ogni soluzione. Come l’affronterà Renzi? Vedremo dai prossimi giorni ma su questo nodo occorre aprire una discussione nel partito e anche fuori.

(estratto di un post pubblicato sulla pagina Facebook di Emanuele Macaluso)


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