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Le slide di Brunetta nuova arma contundente di Berlusconi

L’ex ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, torna ad accusare le politiche del governo e, replicando alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente del Consiglio Mario Monti, si affianca all’ex premier Silvio Berlusconi che ha parlato dell’imbroglio dello spread. In una lettera aperta al presidente del Consiglio, Brunetta ribadisce i fallimenti sulla crescita, le colpe delle misure di austerity e i meriti della Bce di Mario Draghi.

“Ho inviato al presidente Monti – scrive Brunetta – le mie ultime analisi sullo spread e sui rendimenti dei nostri titoli del debito sovrano (dossier nn. 109; 217; 224; 230; 233 pubblicati su freenewsonline.it), da cui si evince con chiarezza che, come sostenuto dalla più qualificata letteratura internazionale, che il presidente Monti certamente conosce, il 70% del differenziale dei rendimenti dei titoli di Stato dei paesi dell’eurozona sotto attacco speculativo rispetto ai corrispondenti titoli del debito pubblico tedesco dipende dal rischio di implosione della moneta unica, e solo il restante 30% dipende dai fondamentali economici dei singoli Paesi”.

L’economista ed ex ministro attacca poi il premier per le misure ‘lacrime e sangue’ dell’ultimo anno. “Ricordo al presidente Monti che la letteratura economica più accreditata sostiene che uno degli elementi determinanti per valutare la sostenibilità del debito pubblico per ciascun paese è il tasso di crescita e che, se si attuano politiche che bloccano la crescita, si finisce per ridurre la credibilità del paese, la sostenibilità di medio-lungo periodo del suo debito pubblico, e quindi il suo merito di credito. Nonché si finisce per bloccare la trasmissione della politica monetaria. Esattamente le politiche che Lei, presidente Monti, attuando la dottrina sangue, sudore e lacrime imposta da Angela Merkel, ha adottato nell’ultimo anno”.

Per quanto riguarda spread e ritrovata credibilità dell’Italia grazie al governo Monti, secondo Brunetta “basta guardare il rendimento medio ponderato dei titoli decennali del debito pubblico italiano nei 5 mesi più ‘caldi’ del governo Berlusconi e confrontarli con il rendimento medio degli stessi titoli in tutto il periodo del governo Monti per vedere che con il Suo governo esso è più alto dello 0,31% rispetto a Berlusconi”.

E l’ex ministro commenta infine la situazione europea e il ruolo della Bce e del governatore Mario Draghi nell’affrontare la crisi. “Sì, è vero, presidente Monti, i cittadini non sono degli sprovveduti: hanno ben capito il grande imbroglio dello spread! E non è vero che l’Europa ci ha salvato! Ha semplicemente salvato se stessa dai suoi errori, dalle sue miopie, dai suoi egoismi. Su questo – sottolinea – dobbiamo solo dire grazie a Mario Draghi, presidente della BCE. Sono state le banche tedesche a innescare la speculazione contro di noi! E non dica, professor Monti, che alla crescita doveva pensare il governo precedente. È un’affermazione non degna della Sua serietà e della Sua autorevolezza scientifica. Pensi, piuttosto, che dopo 13 mesi di Sua politica economica, sostenuta da 47 nostre fiducie, quel tasso di crescita da +0,2% si è inabissato a -2,5%”, conclude Brunetta.



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