Skip to main content

Metalmeccanici, come procede la trattativa per il rinnovo del contratto

Pubblichiamo l’editoriale di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm, che sarà on line martedì 15 dicembre

E’ il tempo dell’unità! Basta sfogliare l’agenda sindacale degli impegni a breve termine per comprendere come siano necessarie azioni comuni e valutazioni condivise.

Il 17 dicembre Carmelo Barbagallo, Susanna Camusso e Annamaria Furlan parleranno contemporaneamente a Bari, Firenze e Torino su come cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani. Esiste la necessità improrogabile di politiche previdenziali eque ed efficaci.

Una simulazione, diffusa dall’Inps, dimostra che la pensione di chi è nato nel 1980 (per chi avrà i contributi, ndr) sarà del 25% inferiore a quella che percepisce chi è nato nel 1945. Ma c’è di più. Uil, Cgil e Cisl potrebbero, entro la fine del mese, riuscire a definire un documento comune su un’ipotesi di riforma contrattuale da presentare a Confindustria.

E’ importante che un nuovo sistema di relazioni industriali sia concepito in ambito confederale, evitando che se ne occupi il governo. Si tratta di due eventi che rappresentano una convinzione radicata da tempo nella confederazione guidata da Carmelo Barbagallo: rifondare un Patto unitario tra Cgil, Cisl e Uil, in particolare, per dare risposte efficaci alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati, per recuperare le tutele e i diritti che sono stati ridimensionati e per aprire una prospettiva ai giovani.

Se questa percezione si registra in ambito confederale, qualcosa di analogo sta maturando nelle categorie. Nei metalmeccanici, per esempio, si attende la data del 22 dicembre, il giorno in cui Federmeccanica ed Assistal, da una parte, e Uilm, Fiom, Fim, dall’altra, torneranno a riunirsi in Confindustria per discutere del rinnovo del Ccnl in scadenza. Dopo quelli del chimico-farmaceutico e del cemento, anche il settore della gomma-plastica è riuscito a rinnovare, senza un giorno di sciopero, il proprio contratto.

Solo per i metalmeccanici questa possibilità si presenta oggi come una chimera, a causa del muro alzato dalla controparte imprenditoriale. Mai come ora Uilm, Fim e Fiom hanno l’occasione per formulare al tavolo una risposta unitaria, affinché la vertenza contrattuale non diventi una montagna troppo difficile da scalare. Federmeccanica ha tanto pubblicizzato un’indagine commissionata, su un campione di 1.123 addetti, secondo cui cui le tute blu propenderebbero per la contrattazione aziendale.

Il riscontro, invece, dei sindacati metalmeccanici è che i lavoratori si aspettano il rinnovo del Ccnl con effettivi incrementi retributivi in busta paga ‘ex ante’ e non ‘ex post’. Ecco perché rinnovare il contratto dei metalmeccanici significherebbe dare un forte impulso al sistema Paese che dimostra segni di ripresa, ma non ancora sufficienti. La crescita del Prodotto interno lordo si basa sul miglioramento degli indicatori della produzione industriale, grazie soprattutto al ‘boom’ del settore auto. Purtroppo, spiega l’Istat, il recupero dell’occupazione proprio ora subisce una battuta d’arresto. Sia in sede confederale che in quella  metalmeccanica  gli avvenimenti ‘in itinere’ possono garantire una coalizione di interessi che si legittima proprio per la capacità di proporre soluzioni generali a problematiche particolari.

Tutto sta nel riuscire, per il bene del Paese, a riaprire unitariamente  una stagione proficua di relazioni industriali e rinnovi contrattuali.

Antonello Di Mario, direttore di “Fabbrica Società”



×

Iscriviti alla newsletter