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Siano lodate le amministrazioni rosse che inaugurano i presepi

Compiuta la “prise du pouvoir’’ della Presidenza del Consiglio (a spese di #Lettastaisereno) un pimpante Matteo Renzi raccontava in giro che lui non sapeva che farsene della scorta, perché a difenderlo ci avrebbe pensato la gente. Da allora ad oggi non è trascorso tanto tempo (anche se in politica gli anni sono sempre bisestili), ma molta acqua è transitata sotto i ponti. Fatto sta che la kermesse della Leopolda si è svolta all’interno di un perimetro blindato dalle Forze dell’Ordine. Per avere un’idea del clima basta leggere quanto ha scritto su Libero un grande giornalista come Giampaolo Pansa che era presente.

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Nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio (la prestigiosa storica sede del Comune di Bologna) è stato inaugurato il Presepe: una rappresentazione tradizionale con la Sacra Famiglia, il bue e l’asinello. Erano presenti, tra le altre autorità, il sindaco, la presidente del Consiglio comunale e il segretario del Pd. Ha benedetto il Presepe il nuovo Arcivescovo Matteo Zuppi. A conclusione della breve cerimonia è stata cantata una nenia natalizia (“Astro del ciel’’). L’Amministrazione ‘’rossa’’ per antonomasia ha dato una lezione di identità e di stile a tanti sacerdoti pronti a rinunciare ai propri simboli.

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E’ morto Armando Cossutta. La Provvidenza (in cui forse non credeva) gli ha concesso di avere “una spinta propulsiva’’ più duratura di quella del  mondo a cui era appartenuto.

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Elezione dei giudici costituzionali: Silvio Berlusconi si è reso conto che lo fregheranno un’altra volta?

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E’ veramente singolare la simpatia con cui i grandi quotidiani hanno commentato la sconfitta di Marine Le Pen, come se  lei e la nipote fossero le vincitrici morali della sfida che si è combattuta domenica in Francia. E’ un segnale che siamo pronti alla resa?

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Si chiama ‘’Bail in’’, ma non ha nulla da spartire con un consueto intercalare genovese.

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