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L’ayatollah Saviano punta sui 5 Stelle di Casaleggio

La campagna elettorale di Roma sarà fatta… di corsa. Alfio Marchini è un esperto cavallerizzo. Roberto Giachetti (probabile candidato del Pd a sindaco) è un assiduo maratoneta.

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Anche in Italia, il caso di Colonia rimane al centro delle cronache e del dibattito politico, al solito strumentale. Che cosa dire? La Germania, nel 2015, è stata invasa da un milione di profughi. Gli eserciti invasori non si sono sempre comportati così con le donne dei Paesi occupati?

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Abolizione del reato di immigrazione clandestina? In una fase delicata come l’attuale il Governo ci sta ripensando, in nome dell’opportunità politica. Dopo il Procuratore generale Antimafia anche il Capo della Polizia ha sostenuto l’esigenza di riformare la norma proprio per favorire la repressione del fenomeno. Il parere dei tecnici è importante e va tenuto in considerazione. A me pare, però, che l’esistenza di questo reato potrebbe essere una sorta di passepartout per inquisire gli scafisti, accusandoli, appunto, di favoreggiamento del reato di immigrazione clandestina.

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Rosa Capuozzo si dimetterà? E’ solo una questione di ore. Dopo che si è pronunciato l’ayatollah Roberto Saviano, i “grillini’’ se la sono fatta sotto. Al solito, per loro esiste soltanto una presunzione assoluta di colpevolezza.

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Nel loro documento sulle relazioni industriali Cgil, Cisl e Uil chiedono che il Cnel non venga soppresso, ma che sia restituito alle funzioni iniziali di punto di incontro e confronto tra le forze sociali. A prescindere da ogni valutazione di merito, una cosa è certa: potevano pensarci prima. Non crederanno mica che Matteo Renzi sia disposto a rifare tutta la trafila della legge Boschi, soltanto per salvare il Cnel?

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La questione delle unioni civili si concluderà come Dio vuole. Il nostro è solo un modo di dire, giacché sappiamo benissimo che il Padreterno ci lascia il libero arbitrio anche in questa materia (del resto la Chiesa stessa è molto prudente). Ci lascia, tuttavia, basiti il  “pensiero unico’’ dominante  che non ammette opinioni diverse.

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